Pmi venete: innovazione ostacolata dalla poca collaborazione

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In collaborazione con Adria Footouring, di cui è partner, Unioncamere del Veneto ha realizzato un’indagine per verificare le modalità e le risorse destinate nello specifico all’innovazione delle pmi regionali, operanti però solo nei settori agroalimentare e turismo.

Per ottenere dati il più possibile esatti, sono state prese a campione best practises attive in tutte le province venete.
Ebbene, ne risulta che il 60% delle pmi esaminate stanno realizzando, nonostante il periodo di crisi, attività e ricerche finalizzate ad innovare la loro attività: per più del 70% di queste è percepita come importante l’innovazione applicata al prodotto o alle strategie di marketing, mentre più bassa è la percentuale della aziende che sono interessate ad innovare in Ict.

Uno dei principali ostacoli all’innovazione, per il 72% dei casi, è sempre lo stesso, ovvero la difficoltà ad ottenere fondi. A questo proposito, arriva fino al 91% la percentuale di pmi venete che per innovare hanno dovuto ricorrere principalmente a risorse interne.

La principale causa di questo fenomeno è, per il 77%, nei termini eccessivamente restrittivi dei bandi pubblici; ma non giova anche la scarsa diffusione capillare di informazioni sui bandi, che rimangono sconosciuti a buona parte delle aziende.

Ma non è tutto: significativo, ma anche allarmante, è un nutrito 61% di intervistati che ritengono uno degli ostacoli maggiori la difficoltà a creare partnership tra aziende dello stesso settore.

Vera MORETTI