E’ stato approvato lo scorso 3 dicembre il nuovo Isee, sottoposto ad un vero e proprio restyling dal Consiglio dei Ministri e che avrà, tra le principali novità: l’aggiornamento durante l’anno, l’ampliamento delle componenti reddituali e patrimoniali che concorrono a determinare l’Indicatore e l’introduzione di misure volte a contrastare gli abusi da parte dei soggetti che evadono il fisco.
I motivi di queste importanti modifiche sono stati dettati dall’esigenza di garantire una maggiore equità, poiché si tratta di uno strumento che viene incontro alle famiglie italiane.
Per quanto riguarda il reddito, inoltre, è stato stabilito che la situazione economica del nucleo familiare deve essere calcolata con tutti i redditi di tutti i componenti.
Vengono poi introdotti degli abbattimenti per redditi di lavoro e di pensione, viene sottratto l’importo degli assegni di mantenimento, dedotto una quota del canone di locazione, prevista una franchigia per i nuclei con disabili e l’abbattimento delle spese per collaboratori domestici e addetti all’assistenza personale per i non autosufficienti.
Relativamente al patrimonio è prevista la maggiorazione della franchigia relativa all’abitazione per ogni figlio convivente successivo al secondo, mentre si terrà conto di eventuali immobili all’estero posseduti dai componenti il nucleo.
Viene anche ridotta la franchigia prevista per il patrimonio mobiliare attualmente a 15.500 euro.
Inoltre il nuovo Isee supera il principio che ciascun soggetto può appartenere ad un solo nucleo familiare. La nuova formulazione apre la possibilità di definire, solo per alcune prestazioni, appartenenza di un soggetto ad un diverso nucleo familiare.
Come anticipato, arriva anche l’Isee corrente, che prevede, in vista di variazioni significative sul reddito durante l’anno, l’aggiornamento della dichiarazione.
Ma anche i controlli per evitare abusi diventeranno più severi e capillari.
Vera MORETTI