di Davide PASSONI
Le festività natalizie sono il tempo degli auguri. Nemmeno INFOIVA si sottrae alla tradizione, ma preferisce, come sempre, declinarla a modo proprio. E allora ecco i nostri personali auguri.
Auguri, naturalmente, agli imprenditori e ai professionisti; a quelli che ancora hanno un’impresa o uno studio e a quelli che ormai non l’anno più: possano ricordarsi sempre che il loro, prima che un lavoro, è una missione, dimenticandosi che ci fu un tempo in cui i missionari venivano ammazzati.
Auguri al fisco italiano e a Equitalia: si ricordino che una cosa è il rigore, un’altra è l’accanimento. Si ricordino che chi evade lo fa più spesso per sopravvivere che per fregare gli altri.
Auguri alla burocrazia italiana. Si ricordi di essere un mostro che ingoia imprese e cittadini: con l’anno nuovo non chiediamo che sia più buona, ci basterebbe fosse meno paradossale.
Auguri ai nostri stimati politici, di destra, di sinistra, di centro, di dove diavolo vogliono mettersi. Si ricordino che la disistima e l’accanimento dei cittadini nei loro confronti se lo portano in eredità da chi li ha preceduti e che stanno facendo assai poco per marcare la differenza con loro. E che sono, ahinoi, lo specchio di chi li ha votati.
Auguri al governo italiano. Che sappia essere meno prudente, meno vago, più incisivo e che, soprattutto, ci liberei dalla più insopportabile delle maledizioni: l’incertezza fiscale che grava su imprese e cittadini.
Auguri all’Italia e agli italiani. Si ricordino che, pur con tutti i limiti e i difetti si portano con sé come popolo e come Paese perché “ce li hanno nel sangue”, hanno una capacità di fantasia, di ripresa e una volontà di ripartire sempre e comunque, anche da zero, che pochi al mondo hanno. Usino tutto questo per uscire dal pantano.
E, infine, auguri a voi, nostri lettori. Speriamo ci vogliate seguire ancora nel 2014 e perdonateci se, ogni tanto, siamo venuti meno alla nostra volontà di ottimismo e positività. Con quello che stiamo vivendo da 5 anni, possiamo essere perdonati per qualche scivolone, non credete?