L’ultimo nome divulgato era Tuc, ma ora è diventata Iuc: la nuova tassa dei rifiuti, dunque, ha ancora una volta cambiato denominazione.
Anche questa, come la Tuc, durata qualche giorno, sarà una e trina e comprenderà sia la raccolta dei rifiuti sia i servizi indivisibili.
Questo è quanto è stato deciso in Commissione Bilancio del Senato e presentato sotto forma di emendamento dei relatori alla Legge di Stabilità.
Ma, sigla a parte, cosa cambia realmente, dopo Tari, Tasi, Tuc e affini?
E, soprattutto, questa volta, contrariamente alle altre, sono state trovate le risorse necessarie?
Ciò che pare definitivo è che la Iuc sostituirà l’Imu da gennaio 2014 e comunque sarà esente per le prime case, ad esclusione di quelle di lusso.
L’importo stanziato nel fondo attribuito ai comuni per introdurre detrazioni sulla nuova imposta sulla casa “darà la possibilità di avere un effetto analogo a quello del 2012, quando la detrazione base era a 200 euro e si aggiungevano 50 euro a figlio” hanno spiegato i relatori illustrando la loro proposta.
Vera MORETTI