Le imprese italiane stanno adottando sempre più frequentemente il canale dell’e-commerce per vendere i loro prodotti.
I dati, a questo proposito, testimoniano questo trend, poiché ogni anno si registra una crescita a due cifre., e un fatturato che si aggira attorno a 11,3 miliardi di euro.
Fanno da traino a questa tendenza anche la diffusione degli smartphone, attraverso i quali è possibile fare acquisti, senza necessariamente utilizzare il pc.
A questo proposito, sembra che le vendite online via smartphone registreranno a fine 2013 un incremento pari a +255% (per 500 milioni, ossia il 15% delle vendite online).
Questi risultati arrivano dal rapporto annuale dell’Osservatorio e-Commerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con il consorzio Netcomm.
Alessandro Perego, responsabile scientifico dell’Osservatorio, ha dichiarato che sono molti i segnali che “dimostrano il crescente interesse del mondo Retail tradizionale e anche dei produttori per lo sviluppo del canale dell’e-Commerce ma ci sono ancora alcuni ostacoli, di tipo culturale oltre che logistico e organizzativo, che impediscono un decollo vero e proprio, con tassi di crescita a 3 cifre”.
In aumento è anche la percentuale degli stranieri che acquistano collegandosi a siti italiani, giunta ad oggi a +28% rispetto al 2012, superando la quota dei 2 miliardi di euro.
I settori che più interessano l’export sono il turismo (55%) e l’abbigliamento (32%).
L’Import è invece cresciuto del +13% raggiungendo quota 3,45 miliardi di euro, e a fare da traino sono soprattutto i servizi di biglietteria per i trasporti.
In generale gli Italiani, tra siti italiani ed esteri, oggi comprano più che nel 2012 (+15%), portando il fatturato dagli 11 miliardi di euro del 2012 agli oltre 12,6 miliardi.
Oltre a turismo ed abbigliamento, anche il settore dell’informatica ed elettronica va molto bene online, tanto da registrare una crescita del 20%, per un fatturato di 1,2 miliardi.
Non si può dire altrettanto invece i prodotti del settore Retail, la cui percentuale di vendite sul totale si assesta al 3%, che necessita ancora di una spinta: in questo senso può contribuire il moltiplicarsi di soluzioni ad hoc.
Vera MORETTI