Maxi evasione a Torino, dove due imprenditori sono stati arrestati con l’accusa di aver sottratto al Fisco la bellezza di 80 milioni e altri 18 di Iva non pagata. Tramite 58 società disseminate in Italia e all’estero, riuscivano a vendere accessori informatici a prezzi nettamente inferiori a quelli di mercato, giocando ovviamente sul mancato pagamento delle tesse.
Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, anche grazie a un abbondante uso di intercettazioni telefoniche, gran parte della merce partiva da società comunitarie e rientrava presso le stesse, spesso senza arrivare mai al consumo finale.