“La spesa pubblica va ridotta con coraggio e va ridotta strutturalmente. Non possiamo fermarci, come si sente in giro, al blocco degli stipendi pubblici ed alle dismissioni di quote azionarie di grandi gruppi in mano allo Stato. In entrambi i casi, soprattutto nel secondo, stiamo parlando di risparmi una tantum. E quindi di buchi successivi nel bilancio pubblico da sanare”. Intervenuto all’Assemblea regionale Emilia-Romagna della Confesercenti, Marco Venturi, Presidente della Confederazione, non ha risparmiato sollecitazioni dirette all’esecutivo affinché riduca con decisione la spesa pubblica, senza penalizzare i settori già in crisi strutturale ed oggettiva.
“Non c’è più tempo da perdere, servono scelte drastiche, anche perché la pressione fiscale quest’anno, fra fisco nazionale e fisco locale potrebbe superare la insopportabile quota del 45%. Quello che occorre per far ripartire la crescita è l’opposto: meno tasse e meno spesa pubblica. Un percorso chiaro, strutturale, che riporti certezze e fiducia nel tessuto economico del Paese. Una prospettiva che finora è decisamente lontana”. Quante altre pressioni saranno destinate a cadere nel vuoto prima che vengano presi i necessari provvedimenti?