Niente box, c’è la crisi

garage

Si trattava, fino a pochi anni fa, un bene da quale non si poteva prescindere.
Nel momento in cui i procedeva all’acquisto di una casa, infatti, era di basilare importanza sapere se essa comprendeva anche un box, dove poter parcheggiare la propria auto a fine giornata. E, nelle grandi città, dove il parcheggio è sempre più un miraggio, il garage rappresentava un’ ancora di salvezza.

Capitava anche, in presenza di una seconda macchina, di cercare, in vendita o in affitto, un secondo box, dove trovavano posto, spesso, anche biciclette ed altri accessori stagionali che, altrimenti, non si sapeva dove riporre.

Ma ora, si sta assistendo ad un’inversione di tendenza. Nonostante sia fuori di dubbio l’importanza di possedere un garage, spesso si dedice di rinunciarvi, a causa dei costi che stanno ormai diventando insostenibili.

Il trend negativo è stato confermato anche da una ricerca condotta da Immobiliare.it, che registra, in tutte le città d’Italia, senza distinzione alcuna, un sensibile calo della vendita dei box e un conseguente aumento dell’offerta, con percentuali che arrivano al 6% per la vendita e raggiungono il 9% per gli affitti.
Benchè, per combattere questa crisi, si siano abbassati i prezzi (-5% per la vendita e -12% per la locazione), la storia non cambia e la domanda non accenna a salire.

A questo proposito, Carlo Giordano, amministratore delegato del Gruppo Immobiliare.it, ha dichiarato: “Complice la crisi economica, non solo molti italiani hanno rinunciato alla propria auto, ma anche i veicoli circolanti sono mediamente più vecchi che in passato e raramente ha senso custodirli in un box privato. Gli effetti di questo ragionamento sono ormai visibili nelle dinamiche del mercato, soprattutto nei grandi centri urbani“.

Tra le cause, oltre alla crisi, occorre considerare che è diventato obbligatorio, per le case di nuova costruzione, avere anche un box di pertinenza e ciò evita di cercare altrove un’autorimessa. Inoltre, nei centri urbani, con zone a traffico limitato e accesso nel cento storico a pagamento, si preferisce evitare di usare la macchina e prendere i mezzi pubblici, oppure ricorrere al bike o al car sharing.

Questo scenario è confermato dall’andamento della crescita dell’offerta, in aumento soprattuto nelle gradi città, Milano in testa: nel capoluogo meneghino, infatti, l’offerta di garage è cresciuta del 5,7% per la vendita e del 9,3% per gli affitti.
Le percentuali non cambiano di molto nella Capitale: a Roma infatti il mercato dei box auto offre in vendita il 5,3% di immobili in più rispetto al 2012 e il 7,2% in più riguardo all’offerta di box in affitto, con prezzi più bassi di oltre l’8%.

Caso a sé rappresentano i garage che si trovano in vie o in stabili prestigiosi: nonostante il calo generalizzato, mantengono costi fino a tre volte superiori alla media.
Anche Torino e Bologna registrano l’aumento dell’offerta, rispettivamente del 4,5% e del 4,8% per la vendita e del 6% e del 5,8% per l’affitto.

I cambiamenti più evidenti dei prezzi si registrano a Genova, dove gli affitti sono scesi del 12,2%, e a Bologna, in cui questi calano del 10,9%.

Vera MORETTI