L’ondata di aumenti sui carburanti, prevista ma soprattutto temuta come una delle principali conseguenze dell’aumento dell’Iva, per ora non è arrivata.
Il timore per lo shutdown americano, ma anche la ripresa economica che tarda ad arrivare e il taglio delle stime del Fmi sull’economia cinese per il 2013 e il 2014 hanno contribuito a frenare le quotazioni del petrolio sui mercati internazionali.
Già nel fine settimana alcune delle principali compagnie petrolifere hanno messo mano ai propri listini: Tamoil, ad esempio, ha ribassato di 1 cent euro/litro la benzina, mentre Esso e Q8 si presentano oggi con – 0,5 cent sia sulla verde che sul diesel e TotalErg con – 0,5 sulla benzina e – 0,4 sul diesel. Gpl in discesa generalizzata di circa 1 cent.
Medie nazionali e punte sono, dunque, in diminuzione. Le medie nazionali della benzina e del diesel adesso sono infatti rispettivamente a 1,797 e 1,729 euro/litro (gpl a 0,809). Le punte in alcune aree sono per la verde fino a 1,849 euro/litro, il diesel a 1,755 e il gpl a 0,850.
Il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,784 euro/litro di Eni all’1,797 di Tamoil (no-logo a 1,646).
Per il diesel si passa dall’1,719 euro/litro di Eni all’1,729 sempre di Tamoil (no-logo a 1,575). Il gpl infine è tra 0,803 euro/litro ancora di Eni e 0,809 di Q8 (no-logo a 0,748).
Vera MORETTI