“Una nuova prospettiva per l’Italia“ è questo il titolo del IV Congresso Nazionale dell’Istituto Nazionale Tributaristi, che si terrà a Rimini i prossimi 4 e 5 ottobre. Per presentarci l’attesissimo congresso abbiamo ascoltato il presidente nazionale dell’associazione, Riccardo Alemanno.
Presidente Alemanno, il prossimo fine settimana si terrà il vostro IV Congresso Nazionale, parafrasando il titolo quali prospettive prevede per il nostro Paese nel breve periodo?
In contraddizione rispetto al titolo, evidentemente riferito alla legge n.4 del 2013 sulle professioni non organizzate in ordini e collegi come una maggiore prospettiva di lavoro per giovani e meno giovani, se dovessi valutare quanto è accaduto in quest’ultimo anno direi che le prospettive non sono proprio rosee. Però punto molto sulla capacità degli italiani di risollevarsi, quindi credo che avendo toccato il fondo non sarà impossibile trovare una via d’uscita. Mi auguro che la classe politica ed istituzionale contribuisca in modo deciso alla rinascita del nostro Paese.
Il Congresso si articolerà in due giornate: la prima, venerdì 4 ottobre, sarà dedicata all’iscrizione dei Delegati al Congresso nella mattinata e nel pomeriggio ai dibattiti su tematiche economico-sociali. Argomenti molto attuali, soprattutto in questo delicato periodo storico…
Il programma è molto vario e vasto, ci sono molti interessanti spunti di riflessione. Le tematiche economiche e fiscali saranno al centro dell’attenzione, cercheremo di capire come ridurre la pressione fiscale attraverso il recupero crediti dalla lotta all’evasione fiscale e dal taglio della spesa pubblica. Siamo pronti a ribadire le nostre indicazioni che usciranno dai dibattiti, in questo periodo storico servono esclusivamente fatti concreti e meno promesso. Sicuramente i buoni rapporti internazionali e l’andamento dello spread sono importantissimi e vitali, ma tutto ciò non basta, le famiglie hanno bisogno di più aiuti per riprendere la corsa ai consumi.
Il secondo giorno sarà dedicato alle elezioni del nuovo Consiglio e al dibattito sulle strategie di crescita dell’INT, quale futuro prevede per l’Istituto?
Per pensare al futuro non dobbiamo mai dimenticare il passato. Se penso a 16 anni fa alla nascita dell’Istituto non posso che prevedere un futuro sempre più importante nel panorama delle associazioni di rappresentanza professionali. Questo perché di anno in anno ci accorgiamo della sempre maggiore credibilità che l’associazione si è guadagnata nei confronti delle Istituzioni, dei tributaristi e dell’utenza. Un futuro sicuramente importante, costellato da nuove e diverse sfide, perché abbiamo grandi obiettivi da raggiungere…
Jacopo MARCHESANO