Tutti ne parlano, ma pochi finora riescono a toccarla per mano. Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, parla di «segnali di ripresa evidenti» e di una ripresa possibile «verso la fine dell’anno», ma i commercianti e i consumatori non sembrano intravedere nessuna luce alla fine del tunnel della crisi economica. Per ragionare in merito abbiamo chiesto il parere di Rosario Trefiletti, Presidente nazionale di Federconsumatori, non proprio in sintonia con le recenti dichiarazioni del governatore.
Presidente Trefiletti, ormai da settimane si parla di timidi segnali di ripresa economica, ancora però impercettibili per i commercianti e i consumatori nostrani.
Noi non vediamo nessun segnale di ripresa. Se per segnale si intende che ci sia una sorta di rallentamento della contrazione dei consumi, allora la questione mi sembra leggermente forzata. Non ravvisiamo segnali di miglioramento dato che il tasso di disoccupazione continua ad aumentare e il Prodotto interno lordo rimane stabile sui precedenti livelli. Sinceramente non capisco come si possano trarre queste conclusioni del tutto irrazionali.
Il presidente di Confcommercio Sangalli ha dichiarato che la ripresa è solo un «annuncio propagandistico» e che «le famiglie e le imprese rimangono ancora in attesa».
Credo che in questo caso abbia ragione. Del resto con Sangalli, ed è una novità, siamo in sintonia anche sul discorso Iva. Crediamo che il primo provvedimento necessario per imprese e famiglie sia quello di scongiurare l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto, soprattutto in un periodo di contrazione economica come questo credo sia ai limiti del demenziale. Avrebbe un effetto dirompente sul tasso d’inflazione anche sui beni di prima necessità con aliquota fissa al 4%. I provvedimenti da attuare per una reale ripresa economica sono molti, dall’installazione della banda larga ad un vero decreto legge in materia di disoccupazione.
Non crede che il governo Letta stia lavorando in questa direzione?
Mi auguro che si continui a far tutto il possibile per aumentare la platea dei lavoratori, cominciando a dare risposte concrete sul fronte lavoro. Continuare con il taglio dei privilegi e degli sprechi, con una più serrata lotta all’evasione fiscale per trovare risorse da destinare a nuovi e innovati investimenti, attraverso i quali passa il potere d’acquisto delle famiglie. Le intenzioni da parte del governo Letta sembra che ci siano, ma noi pretendiamo i fatti, reali e concreti.
Jacopo MARCHESANO