Sono stati aggiunti altri 17 milioni di euro ai 125 già messi a disposizione, grazie al Bando Unico Ricerca e Sviluppo 2012, a febbraio a favore delle aziende toscane che volevano puntare su innovazione e ricerca.
Le nuove risorse erogate permetteranno di finanziare altri 19 progetti che inizialmente erano stati dichiarati idonei ma non avevano ricevuto alcun contributo a causa di mancanza di fondi.
Questi ultimi 19 si vanno ad aggiungere ai 97 progetti già finanziati a dicembre 2012.
Il nuovo finanziamento ha permesso di far scorrere la graduatoria dei progetti presentati sulle linee B e C del bando (chiuso il 15 marzo), che prevede tre linee di azioni:
- la linea A sostiene la creazione di alleanze di filiera fra piccole e medie imprese;
- la linea B si riferisce ai grandi progetti a sostegno degli investimenti delle imprese dei settori ad alta tecnologia, a partire dai cluster innovativi (poli di innovazione, distretti tecnologici);
- la linea C incentiva gli investimenti delle piccole e medie imprese che si presentano singolarmente, sempre nei settori delle tecnologie innovative.
Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, ha dichiarato in proposito: “L’aver potuto finanziare altri progetti conferma il successo dell’iniziativa che aveva già dimostrato la volontà del sistema toscano delle piccole e medie imprese di dare vita a progetti importanti, che fanno fare un salto di qualità alla capacità di innovazione e ne rilancia la competitività. Quello dell’innovazione è un passaggio ineludibile per avviare la ripresa e questo strumento va in quella direzione” .
I progetti finanziati riguardano sia i settori dell’economia e della ricerca, sia il manifatturiero, e in particolare meccanica, conciario, tessile, moda, farmaceutica.
Le domande presentate da piccole medie e grandi imprese o da reti di pmi, insieme a enti di ricerca alla chiusura del bando, erano state complessivamente 292, di cui valutate positivamente 169, corrispondenti a 545 beneficiari (piccole e medie imprese, grandi imprese e organismi di ricerca), a 560 milioni di investimento e a 178 milioni di finanziamento.
Ha concluso Simoncini: “Abbiamo deciso di far scorrere la graduatoria per consentire il finanziamento di ulteriori progetti presentati. Riteniamo infatti che gli investimenti prospettati siano di grande utilità per rinnovare il sistema produttivo nel suo complesso e creare condizioni per la ripresa e la creazione, in prospettiva, di nuovi posti di lavoro”.
Vera MORETTI