Con la fine del mese di agosto, anche l’estate 2013 sta per essere archiviata ma la ripresa rischia di diventare ancora più traumatica, soprattutto per gli automobilisti, a causa dell’impennata dei prezzi dei carburanti.
L’aumento, che vede in diversi distributori italiani, indipendentemente dalla collocazione territoriale, la benzina schizzare oltre i 2 euro al litro, ha indotto il Codacons ad intervenire, esortando i consumatori a “fotografare” i listini con prezzi record, considerati, comunque, ingiustificabili.
Gli smartphone, dunque, serviranno non solo ad immortalare scene di vita vissuta, vacanze ed amici, ma anche i furbetti che cercano di fare la cresta sui prezzi dei carburanti. Le immagini verranno poi pubblicate dal Codacons e avviare una richiesta di risarcimento per i danni da speculazione.
L’Unione petrolifera non sembra d’accordo con questa azione dura da parte dell’associazione dei consumatori, e ricorda di aver raccomandato ai gestori prezzi equilibrati.
Anche se, a destare preoccupazioni sulla stabilità dei listini, è anche la situazione siriana, ancora critica nonostante ieri Barack Obama abbia, ma forse solo temporaneamente, rimandato l’attacco alla Siria da parte degli Usa.
Un’altra minaccia deriva dal prossimo aumento dell’Iva: se accadrà, ci saranno da pagare circa 2 centesimi in più al litro.
Il Codacons però non accetta queste spiegazioni, anche se concrete: “Puntualmente, in occasione del controesodo estivo, i prezzi dei carburanti schizzano al rialzo. Ormai la verde sfiora quota due euro al litro lungo le autostrade in molti distributori il prezzo alla pompa supera quota 1,960 euro al litro. Il fenomeno dei rincari in occasione delle partenze degli italiani è cosa nota, al punto che la magistratura su esposto Codacons sta indagando sulle speculazioni“, come ha dichiarato il presidente Carlo Rienzi.
A queste parole, l’Unione petrolifera ha replicato: “Ribadiamo il comportamento responsabile delle compagnie petrolifere, che per tutto agosto hanno mantenuto fermi i prezzi a fronte di un aumento di oltre 6 centesimi registrato sui mercati internazionali. Solo in questi ultimi giorni si sono avuti leggeri aumenti, stimati in 1,5 centesimi euro/litro, legati soprattutto all’acuirsi delle tensioni in Siria“.
Vera MORETTI