Mese di luglio particolarmente “caldo” per il Governo: in queste settimane, infatti, il Consiglio dei Ministri dovrà prendere importanti provvedimenti e scongiurare l’aumento dell’Iva e il pagamento dell’Imu, entrambi previsti per l’autunno.
Per non regalare ai cittadini un rientro amaro dalle vacanze estive, dunque, si cercano risorse da ogni dove, ma per ora niente è stato escluso e niente è stato deciso.
A confermare ciò è anche il vice ministro all’Economia, Luigi Casero: “Stiamo ancora lavorando a un paniere da definire, cerchiamo una soluzione condivisa”, aggiungendo anche, tra le priorità, il cuneo fiscale e la detassazione del lavoro.
Ma se per l’Imu si brancola nel buio, sembra che si profili una luce in fondo al tunnel per la questione, delicatissima, dell’Iva: dopo le contestazioni sulla copertura prevista per lo slittamento dell’aumento a ottobre, realizzate con l’aumento dell’acconto Irpef, il Tesoro avrebbe già predisposto un paniere alternativo.
C’è chi già storce il naso e si aspetta, al posto dell’aumento dell’aliquota, una nuova tassa che possa, in egual misura, “far cassa” ma, al contrario, si starebbe invece lavorando per un taglio netto alle spese, che non riguarderanno, come promesso da Enrico Letta, né scuola né sociale.
Si lavora alacremente per presentare in Parlamento una proposta concreta, che possa piacere anche alla Commissione UE, la quale attende l’Italia al varco: se non saranno convincenti, gli interventi su Imu e Iva potrebbero costare una revisione delle previsioni economiche e portare fuori target il deficit che per il 2013 è al 2,9%, cioè pericolosamente vicino al tetto del 3%.
Il prossimo appuntamento con la Commissione Ue è a ottobre, quando il governo dovrà presentare la bozza di finanziaria 2014, che potrebbe contenere gli altri interventi considerati prioritari per il governo e le parti sociali, come il taglio del cuneo fiscale sul lavoro.
Vera MORETTI