Estate agreste per più di 3 milioni di italiani

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Gli agriturismi piacciono sempre di più e, per queste vacanze 2013, sono stati scelti da 3,5 milioni di italiani.

A far pendere l’ago della bilancia verso una delle ventimila strutture agrituristiche presenti sul territorio sono anche le tante novità che questa estate ha portato con sè: sono agri-ludoteche, baby-orti, lezioni di inglese sul prato, teatro contadino, agri-colonie, letture nel bosco e persino la three therapy, tecnica anti-stress che consiste nell’abbracciare gli alberi.

Decidere di soggiornare in fattoria rappresenta, inoltre, per molti bambini abituati ad una routine cittadina, il primo vero contatto con la natura e con gli animali dell’aia, nonché con le stalle.
Senza dimenticare l’importanza, molto attuale, di mangiare a chilometro zero.

Secondo un’indagine di Coldiretti, infatti, se la vacanza agreste è scelta soprattutto per passeggiare ed esplorare il territorio, nel 43% dei casi, anche l’aspetto culinario è considerato primario. E in agriturismo è possibile gustare prodotti tipici del territorio e biologici, appartenenti ad una tradizione quasi dimenticata.

Cosa spinge, dunque, gli italiani, che per quasi la metà ha trascorso almeno una vacanza in agriturismo negli ultimi cinque anni, a fare questa scelta?
Il rapporto qualità prezzo è basilare per il 30% degli intervistati, mentre per il 23% lo sceglie perché garantisce riposo e tranquillità mentre per il 21% il contatto con la natura.

Quando si tratta di prenotare, il 46% lo fa in rete, collegandosi a Terranostra.it e CampagnaAmica.it, ma quest’anno è stata molto scaricata la App di terra nostra, che fornisce tutte le informazioni della struttura prescelta.

Chi non ama navigare sul web, arriva a conoscere l’agriturismo a cui rivolgersi grazie al passaparola, come anche il consiglio di amici e parenti, considerato prezioso dal 32% degli interessati.
Un nutrito 9% sceglie quando si trova già sul posto.

Oltre ad una cucina sana, che non preveda l’utilizzo di cibi confezionati, industriali né tantomeno surgelati, pretesa dal 94% di chi sceglie questo tipo di sistemazione, l’agriturismo deve garantire pace e serenità.
Non piacciono, infatti, al 26% dei turisti le strutture trafficate o troppo rumorose, così come sono invisi al 18% di essi la presenza di asfalto e cemento nella struttura.

Coldiretti, a questo proposito, mette in guardia dall’abusivismo crescente di strutture di ospitalità e ristorazione che, pur non avendo i requisiti di agriturismo, si professano tali,,mettendo così in cattiva luce un’intera categoria.
Il vademecum della Coldiretti per la scelta della vacanza verde consiglia di verificare il possesso dell’autorizzazione comunale o dei relativi permessi per l’esercizio dell’attività agrituristica ed è preferibile scegliere gli agriturismi in cui il lavoro agricolo è visibile e dove l’accoglienza è di tipo cordiale e curata direttamente dall’imprenditore agricolo o dalla sua famiglia.

Un consiglio utile per non ricevere brutte sorprese è, prima della partenza, contattare direttamente l’azienda agricola per informazioni dettagliate su cosa offre la struttura e sui prezzi, sul modo per raggiungerla e sulla distanza da altre mete interessanti, ma anche per verificare quali attività ricreative e culturali, ma anche servizi (ospitalità animali) sono offerte e comprese nel prezzo.

Vera MORETTI