Decreto Fare: al CNF piacciono le modifiche sulla giustizia

Cassa-Forense

Il Decreto del Fare, in questi giorni al vaglio alla Camera per eventuali ed urgenti modifiche, è stato il centro dell’intervento di Andrea Mascherin, consigliere segretario del CNF, durante l“Incontro con i Parlamentari: l’Avvocatura illustra la propria proposta”, organizzato dalle Unioni forensi, che si è tenuto a Roma nella sede del Consiglio dell’Ordine della capitale.

Ciò che Mascherin ha particolarmente apprezzato è il limite temporale alle obbligatorietà della mediazione poiché “significa aver riconosciuto che questa qualità non appartiene all’istituto”.

Soddisfazione ha suscitato anche la gratuità del primo incontro qualora non si dovesse concludere con un accordo e l’assistenza tecnica necessaria.
Continua Mascherin: “Finalmente è stato anche riconosciuto un ruolo sussidiario all’Avvocatura, competente anch’essa a seguire le domande di divisione congiunta; ed è stata soppressa la norma sul foro delle società estere. Portare avanti i diritti dei cittadini e battersi per una democrazia solidale che non lasci indietro nessuno: questo è il compito che spetta all’Avvocatura e sul quale chiediamo il sostegno di un Parlamento che recuperi la sua centralità. L’economia non può dettare le regole al diritto”.

Le rappresentanze istituzionali dell’Avvocatura, inoltre, si sono mostrate concordi sulla necessità di provvedere con un disegno di legge organico all’approvazione della negoziazione assistita e della camere arbitrali dell’Avvocatura.

Giustizia, salute e istruzione sono pilastri della vita democratica sui quali non si può risparmiare. Nessun cittadino deve restare indietro. Diamo atto ai presidenti delle commissioni affari costituzionali e giustizia e ai parlamentari di tutte le forze politiche di aver contribuito a migliorare il testo del decreto, con competenza e in una dialettica corretta e propositiva”.

Vera MORETTI