Il Comune di Bari ha iniziato una serrata lotta all’evasione fiscale che ha portato, finora, al recupero di 17 milioni e 316mila euro, a fronte di oltre 10.530 avvisi di accertamento e 42 milioni di euro di evasione.
Si tratta dei furbetti del Fisco, coloro che non adempiono ai pagamenti relativi a Ici, Tarsu e tassa sulla pubblicità, e ciò che maggiormente meraviglia è che il 40% di coloro che sono stati trovati “con le mani nel sacco”, sono enti pubblici o ecclesiastici.
Per quanto riguarda l’Ici, ad esempio, solo nel 2012 il Comune ha emesso 2.446 avvisi di accertamento, riguardanti soprattutto il mancato pagamento per le aree edificabili e nei confronti di quelle istituzioni che hanno immobili ma che non utilizzano per fini pubblici, tra i quali spiccano l’Università di Bari, la Provincia, laRegione, enti ecclesiastici ed enti militari.
Francesco Ficarella, direttore della ripartizione Tributi, ha dichiarato a proposito: “Abbiamo avviato controlli su tutta la linea incrociando i dati dell’anagrafe, della Camera di commercio, dell’Agenzia del territorio, del Catasto. In totale il nostro software consente di incrociare 22 banche dati. In questa maniera abbiamo trovato numerose situazioni, come ad esempio dichiarazioni false sulla Tarsu da parte di chi voleva godere di agevolazioni, tra queste spiccano quelle di 800 persone che avevano dichiarato di essere single, ma che in realtà occupavano l’abitazione con l’intera famiglia oppure abbiamo trovato 3.500 coppie che avevano divorziato, ma non avevano dichiarato la separazione e quindi risultavano, nei pagamenti, irregolari”.
Grazie ad un’indagine a tappeto, dunque, si è passati dai 4 milioni di euro recuperati nel 2006, ai 17 milioni e 316mila del 2012.
Molte dichiarazioni fasulle erano legate alle abitazioni: sono stati riscontrati ben 300 casi di persone che avevano affermato di vivere, in pieno centro, in case ad esempio senza bagno. Il prossimo passo sarà quello di adeguare le mappe del Catasto con quelle del Comune di Bari: nel primo caso sono indicate oltre 6mila strade nella sola città di Bari, contro le reali 2900.
Ha aggiunto Gianni Giannini, assessore al bilancio: “Grazie al progetto straordinario avviato dall’amministrazione, affidato ad una task force di dipendenti, è stato possibile riscontrare numerose situazioni irregolari. Il motto è uno solo: tutti devono pagare, senza alcuna distinzione”.
Vera MORETTI