Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli, dopo aver deciso per la riconversione e la ripartenza, per la società, da Settimo Milanese, ha chiari gli obiettivi futuri per il brand.
Nonostante la direzione sia quella ovvia dei mercati emergenti dell’Asia, rotta preferita, grazie alle tante possibilità di business che quella zona offre, da tutti i più importanti marchi internazionali, Tronchetti Provera non ha voluto prescindere dall’Italia, paese in affanno ma, come ha sottolineato lo stesso presidente, “bellissimo ma complesso” tanto da sprecare le proprie opportunità.
Pirelli punta, in realtà, ai mercati di tutto il mondo, con la finalità di diventare sempre più di alta gamma. E l’Oriente è in grado di assicurare un’ascesa molto veloce e florida, anche grazie alle svariate possibilità di partnership che si profilano.
Ma ciò, ha precisato il numero uno di Pirelli, accade “solo se sei il più bravo e offri il servizio migliore. Così deve continuare a essere“.
Per quanto riguarda le probabilità, per lui, di uscire dal gruppo, Tronchetti Provera ha dichiarato che, ora, il suo desiderio maggiore “è completare il percorso che ho in mente. Abbiamo accelerato molto in questi tre anni. Nei prossimi, il mio compito sarà preparare il futuro senza di me. L`importante è andarsene un giorno prima che te lo dicano gli altri. Mia moglie e i miei figli hanno l`incarico preciso di avvertirmi, se non sarò io ad accorgermene“.
Tornando all’Italia, il presidente di Pirelli ha aggiunto:”le aziende italiane, Pirelli compresa, l`orgoglio di appartenere a questo Paese ce l`hanno. Ma sono trattate meglio all`estero. Come succede con tutte le cose di valore che abbiamo, dal turismo ai musei, sappiamo maltrattarci bene“.
Vera MORETTI