Chiedete al primo imprenditore con cui vi capita parlare qual è la cosa che lo terrorizza di più nel suo lavoro… La risposta non potrà che essere: la burocrazia. Una guerra quotidiana con carte e scartoffie, con timbri e autorizzazioni che costa ogni anno alle Pmi 31 miliardi di euro, pari a 7000 euro ad azienda.
I conti li ha fatti l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, su dati della Presidenza del Consiglio dei Ministri aggiornati al 31 dicembre 2012. Rispetto agli anni scorsi le cifre crescono perché, come ha detto il segretario della Cgia mestrina Giuseppe Bortolussi, sono state scoperte nuove “sacche di burocrazia”. Negli ultimi anni il legislatore ha approvato una serie di misure per combattere queste sacche che, una volta a regime, dovrebbero far risparmiare alle imprese quasi 8,5 miliardi di euro.
La Cgia spera che con il nuovo decreto sulla semplificazione appena presentato il vantaggio economico possa diventare operativo in tempi brevi. Secondo Bortolussi, “31 miliardi di euro corrispondono a 2 punti di Pil circa: una cifra spaventosa. La burocrazia è diventata una tassa occulta che sta soffocando il mondo delle Pmi. Nonostante gli sforzi e qualche buon risultato ottenuto, i tempi rimangono troppo lunghi e il numero degli adempimenti richiesti continua ad essere eccessivo“.
Spacchettando i dati dello scandalo, il settore che incide di più sui bilanci delle aziende è quello del lavoro e della previdenza (9,9 miliardi di euro l’anno, 2.275 euro a impresa). Seguono i costi per le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (4,6 miliardi, 1.053 di euro per azienda), il settore dell’edilizia (4,4 miliardi, 1.016 di euro per azienda), l’area ambientale (3,4 miliardi, 781 di euro per azienda), gli adempimenti fiscali (2,7 miliardi, 632 di euro per azienda), la privacy (2,6 miliardi, 593 di euro per azienda), la prevenzione incendi (1,4 miliardi, 323 di euro per azienda), gli appalti (1,2 miliardi) e la tutela del paesaggio e dei beni culturali (0,6 miliardi, 142 di euro per azienda).
Come pretendiamo che i nostri imprenditori riescano a fare business se sono presi da questo gorgo di superficialità?