A rendersi colpevoli di evasione fiscale ci sono, spesso, anche personaggi noti del jet set internazionale.
Questa volta, a finire sotto i riflettori, ma non per una nuova sfilata, sono Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che sono stati condannati dal giudice Antonella Brambilla del Tribunale di Milano a un anno e otto mesi per una presunta evasione fiscale.
Il giudice ha anche disposto un risarcimento all’Agenzia delle Entrate, che si è costituita parte civile al processo, e uno a suo favore, a titolo di provvisionale, di 550mila euro.
L’accusa è di una maxi evasione fiscale di quasi 1 miliardo di euro e i due stilisti sarebbero, secondo il pm Gaetano Ruta, “coloro che hanno maggiormente beneficiato di questa operazione“.
Sorvegliata speciale dalla procura di Milano è stata la società lussemburghese Gado, proprietaria di due marchi del gruppo e, per il pm, di fatto gestita in Italia consentendo così notevoli risparmi: “Gado era una costruzione artefatta funzionale a realizzare il vantaggio fiscale ottenuto“.
Tradotto in denaro, si tratterebbe di evasione pari a 416 milioni di euro per ciascuno dei due stilisti, alla cui somma vanno aggiunti altri 200 milioni di euro di un presunto imponibile evaso in relazione alla società Gado.
Due settimane fa, il pm aveva sollecitato una condanna a tre anni per Luciano Patelli, il commercialista della società.
Condannato a due anni di reclusione anche per Alfonso Dolce, fratello di Domenico.
Vera MORETTI