Al via, sabato 18 maggio, il VicenzaOro, fiera dell’oro che ogni anno riunisce le migliori creazioni italiane ed internazionali.
Tra i marchi che parteciperanno, Misis presenterà una collezione interamente dedicata al panda, a conferma che i mercati orientali, Cina, Giappone e Russia in testa, rappresentano le mete principali per gli orafi italiani.
E l’azienda vicentina non fa certo eccezione.
Ciò che permette a Misis di distinguersi all’interno di un panorama così fitto ed esteso, è sicuramente un approccio giovane ed innovativo nei confronti di un’arte che si basa su tradizione ed artigianalità.
Le forme e i pezzi presentati da questo marchio sono sempre particolari, originali ed unici, non solo grazie al design, ma anche a tecniche di lavorazione altamente all’avanguardia.
Tutto ciò deriva da un management giovane, che vede la seconda generazione alle redini della maison, con i fratelli Alberto e Claudia Piaserico rispettivamente direttore generale e direttore creativo.
Alberto Piaserico ha dichiarato: “Nel 2012 abbiamo consolidato i quattro milioni di euro del 2011. Un grande risultato per la nostra azienda considerando l’attuale contrazione economica e lo sforzo che stiamo facendo per farci strada in altri mercati. Non un dipendente in mobilità, nessuna esposizione verso banche. Quindici collaboratori interni e una capillare rete di fabbriche e laboratori artigiani distribuiti in tutto il vicentino che lavorano per noi per permetterci di continuare a garantire un prodotto tecnicamente eccellente e completamente Made in Italy”.
Misis è pesente in Italia con tre negozi monomarca e 15 agenti, ma l’attività all’estero è ugualmente consistente, con altri 15 agenti in Europa e alcuni distributori in Asia, Est Europa e America.
Tra i mercati stranieri particolarmente affezionati al brand ci sono, come precedentemente accennato, l’Ex Unione Sovietica e la Cina, dove negli ultimi due anni è stato registrato un vero e proprio boom di vendite, grazie anche alla presenza di shop in shop in importanti department store.
I risultati eccellenti conseguiti si sono riflettuti nelle percentuali del valori di crescita dei fatturati esteri: + 20% nel 2011, +30% nel 2012 con l’auspicio di raggiungere un +50% nel 2013 con l’ingresso di un altro importante nuovo mercato, quello giapponese.
Ha commentato ancora Alberto Piaserico: “E’ grande l’interesse dei Paesi Asiatici verso il prodotto italiano. Dopo anni di grossolane riproduzioni di tutto ciò che proveniva da marche generalmente note, c’è oggi un sincero interesse per le nuove tecniche di manifattura e per un design innovativo, fresco, frutto di creatività vera. Il compratore asiatico cerca il prodotto italiano perché di qualità ed esteticamente bello”.
Vera MORETTI