Il tessuto produttivo italiano è formato per la stragrande maggioranza da aziende familiari, che, da sole, rappresentano l’82% delle imprese su territorio nazionale.
L’economia del nostro Paese, perciò, si basa su questo patrimonio nazionale degno di essere tutelato e salvaguardato, anche perché, in molti casi, le aziende familiari vengono tramandate di generazione in generazione, e contano, ad oggi, oltre un secolo di vita.
Nel periodo di crisi che stiamo vivendo, poi, il passaggio del testimone da padre a figlio è diventato ancora più importante, perché in grado di permettere al ciclo produttivo di continuare, anche in una fase delicata come questa.
L’argomento, interessante e attuale, sarà trattato durante il XIV Forum della Scuola di Alta Formazione Luigi Martino dell’Ordine dei Commercialisti di Milano, che si terrà mercoledì 8 maggio dalle 9 alle 14 al palazzo delle Stelline, con la partecipazione di esponenti dei settori finanziario, accademico, giuridico e professionale.
Nel convegno si analizzeranno peculiarità e criticità nelle modalità di gestione del passaggio generazionale proponendo alcuni strumenti come il patto di famiglia, il mandato fiduciario, il trust.
Saranno inoltre presentate alcune esperienze concrete di imprese italiane che sono riuscite a superare il passaggio generazionale grazie alla realizzazione di holding di famiglia, modifiche statutarie, patti di famiglia, nuovi sistemi di governance.
I punti critici delle aziende familiari sono spesso rappresentati da difficoltà relazionali, soprattutto quando le nuove generazioni, con idee innovative e più portate verso tecnologia e rinnovamento, rischiano di soppiantare la tradizione di chi li ha preceduti.
Al fine di aiutare i componenti dell’impresa a dialogare e a interfacciarsi in maniera costruttiva, al convegno saranno presenti un imprenditore, che esporrà la sua esperienza personale, e uno psicologo.
Vera MORETTI