Dall’8 al 12 maggio ci sarà, tra le regioni di Veneto e Friuli Venezia Giulia, il Festival Città Impresa.
Non è un caso che la manifestazione avvenga nella zona del Nordest, patria della manifattura italiana, perché questa sesta edizione dell’evento si focalizzerà proprio su questo aspetto del Belpaese, la manifattura appunto, sul quale dovremmo basarci per tornare ad essere competitivi a livello internazionale.
A questo proposito, Stefano Micelli, presidente del Comitato Scientifico di Città Impresa, ha dichiarato: “Noi abbiamo sempre equiparato il concetto di artigiano a lavoro umile e a piccolissima impresa mentre è proprio la cura artigiana che si esprime nel manifatturiero che crea valore aggiunto per il nostro intero sistema di imprese, siano esse piccole, medie o multinazionali del lusso. Certo, oggi, per far vivere il fattore competitivo dell’artigianalità bisogna coniugarlo fortemente con la tecnologia d’avanguardia come accade con il fenomeno delle stampanti 3d“.
Antonio Maconi, nuovo direttore del Festival, è ben deciso a far emergere i casi più interessanti di artigianalità, presenti in tutta Italia e non sono nelle Venezie: “Lo slogan è ‘saper fare’ e molto spesso il loro è un saper fare ‘in rete’: parlo di Matteo Gioli, che con la Super-Duper Hats sta riportando in auge l’arte cappelliera toscana, di Barbara Uderzo, jewel designer che sperimenta materiali insoliti, dalla neve al cioccolato, di Nicola Zago (Sharazad) e Michele Polico (Young Digitals)”.
Si tratta di un nuovo concetto di industriali, che stanno riportando in auge, anche in chiave social, artigianalità altrimenti destinate a soccombere, poiché rivolte a mercati più piccoli.
Altri nomi interessanti sono quelli di Simone Panfilo e Roberto Scaccia, che con i portali internazionali LoveTheSign e Zanoby raccontano e vendono il made in Italy, sia quello di nicchia sia quello dei grandi marchi, ma tutti hanno come destinazione finale la Cina.
Parteciperanno al Festival anche gli artigiani del food come il cioccolataio Mirco Della Vecchia, il vignaiolo naturale Angiolino Maule e Dario Loison, titolare di un’impresa dolciaria.
Vera MORETTI