Ennesimo bluff sui pagamenti dei debiti della PA. Rinviato il Consiglio dei ministri in programma questa sera per il varo del decreto sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione. Ne ha dato notizia Palazzo Chigi con una nota: “Il ministro dell’Economia e Finanze Vittorio Grilli, in accordo con il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, anche a seguito delle articolate Risoluzioni approvate ieri da Camera e Senato, ha fatto presente al presidente del Consiglio l’opportunita’ di proseguire gli approfondimenti necessari per definire il testo del decreto sui pagamenti dei debiti commerciali della PA“. Gli approfondimenti sarebbero necessari per “problemi di copertura“.
Ovvio, dopo la levata di scudi contro il possibile aumento dell’addizionale regionale Irpef che pare definitivamente tramontata; i tecnici del Tesoro hanno infatti evidenziato la necessità di aver maggior tempo a disposizione per trovare alternative fonti di finanziamento alla restituzione dei debiti nei confronti delle imprese. Si starebbe inoltre valutando la possibilità di inserire nel decreto anche altre misure come quella del rinvio della Tares, che però costerebbe oltre 1 miliardo. Tanto che il sottosegretario Polillo ne ha esclusa la dilazione, ipotizzando semmai una rateizzazione.
Come detto, è tramontata definitivamente l’ipotesi dell’anticipo dell’aumento delle addizionali regionali Irpef: così come già anticipato ieri e confermato in mattinata, si tratta di una soluzione che al momento non viene considerata “percorribile” dagli ambienti dell’Economia. La bozza circolata prevede che i pagamenti dei debiti contratti dagli enti locali vengano esclusi dai vincoli del patto di stabilità per un importo complessivo di 5 miliardi di euro. Il presidente dell’Anci Graziano Delrio, al termine di un incontro alla presidenza del Consiglio, ha affermato che il governo ha comunque garantito il varo del provvedimento “entro lunedì” e che metterà a disposizione subito per Comuni e Province risorse per “7 miliardi”.