di Davide PASSONI
Sarà anche un’espressione abusata, ma come facciamo noi italiani le scarpe al mondo, non le fa nessuno. L’industria calzaturiera italiana è infatti, a nostro parere, la più importante e la migliore del globo. Migliore in termini di materiali utilizzati, capacità produttiva, capacità di innovazione e maestria artigianale.
Come tutte le filiere industriali e artigianali, però, anche quella della calzatura è in sofferenza a causa di una crisi che non smette di mordere, della dimensione spesso troppo familiare delle imprese produttive, di una concorrenza, specie dai Paesi dell’Estremo Oriente, fatta di prezzi bassi, materiali scadenti, qualità sotto standard accettabili.
Anche per quanto riguarda la filiera della calzatura, purtroppo, il film è uno di quelli già visti: scarsa attenzione da parte di chi dovrebbe tutelarne il valore e la capacità competitiva, difficoltà a venire a capo di una fiscalità e di una burocrazia che, non bastassero il crollo dei consumi e l’aggressività della concorrenza estera, impedisce qualsiasi sviluppo industriale sano, incapacità cronica di fare sistema che fa sì che quasi mai si remi nella stessa direzione. C’è comunque da sottolineare che, su quest’ultimo punto, l’Anci – l’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani – da anni svolge un’opera meritoria per cercare di compattare le fila della nostra industria per meglio spenderne il valore all’estero.
Resta però ancora molto da fare anche perché, stando a quanto emerso dal recente Micam di Milano – la più importante fiera calzaturiera d’Italia e, probabilmente, d’Europa -, i segnali che vengono dalla nostra industria delle scarpe sono contrastanti e la contrazione dell’export nel 2012 non lascia per nulla tranquilli. Ecco, proprio sulla scorta di quanto uscito dal Micam, Infoiva ha deciso di puntare i propri fari, questa settimana, su questo settore chiave per la nostra economia. Per capire, dalla voce di alcuni protagonisti del settore, se ancora noi italiani siamo maestri nel fare le scarpe agli altri o se questi altri ce le stanno facendo senza che ce ne accorgiamo.