Salvaguardare il patrimonio in tempi di crisi non è un’impresa facile. In particolare vorrei attirare l’attenzione su quello che potrebbe accadere se le valute dovessero perdere di valore, un po’ quello che è accaduto in Germania durante la Repubblica di Weimar, quando la carta moneta valeva così poco che si pesava anziché contare le banconote.
Nel 1923 un litro di latte è arrivato a costare 26 miliardi di marchi!
La ricetta che gli Stati Uniti stanno proponendo nel 2013 sembra simile: per rimanere competitivi, aumentiamo la quantità di moneta in circolazione, causando svalutazione e inflazione, così riduciamo anche gli indebitamenti.
Se beni e servizi non crescono in egual misura, ecco che la moneta perde il suo potere d’acquisto, cioè il valore.
L’indebitamento degli Usa verso l’estero è così forte che la manovra inflattiva indurrà anche gli altri Paesi ad usare la stessa medicina. Se questo accadrà, come si può proteggere il valore reale del patrimonio? Acquisendo beni reali, che incrementino il loro valore e lo mantengano, indipendentemente da quanto accade all’economia mondiale.
Un ben reale di cui ho già parlato, e di cui parlano in molti, è l’oro. Un altro bene reale, di cui non parla mai nessuno, è il legno pregiato, cioè il legno usato per arredamento o costruzioni. Tutto il legno usato nel mondo ormai deve provenire da foreste coltivate, non è più possibile tagliare le foreste naturali. Quindi si andrà verso una risorsa scarsa. Per alcuni tipi di legnami, ad esempio il teak, c’è una forte richiesta da parte dei mercati asiatici, che lo utilizzano per la costruzione di case e ponti. Siccome i mercati asiatici sono in forte espansione, questo porta alla considerazione che “domanda in aumento + risorsa scarsa = aumento dei prezzi”.
Certo, bisogna coltivare il legno in zone del mondo non ancora sviluppate e con condizioni geo climatiche ideali, il legno hai tempi di crescita abbastanza lunghi e bisogna aspettare parecchio se si vogliono ottenere le dimensioni più redditizie del tronco. Ma ha anche il vantaggio che più si aspetta, più cresce e più valore si ottiene. E se al momento del taglio ci sono problemi sociali o politici, si può aspettare, intanto continua a crescere e non va a male. E’ un investimento sostenibile, ecologico, reale.
Questo tipo di investimento alternativo è da tempo utilizzato da moltissimi investitori istituzionali all’estero (fondi comuni, fondazioni, istituti religiosi, banche, family office, in Germania, Belgio, Svizzera, USA). In Italia è pressoché sconosciuto.
Sarà cura del vostro consulente patrimoniale stabilire quanta parte del vostro patrimonio è corretto investire in questo modo e soprattutto se rispecchia i vostri obiettivi di vita e il piano finanziario che avete concordato. Ma vale la pena rifletterci.
dott. Marco Degiorgis – Consulente indipendente per la gestione dei patrimoni familiari, Studio Degiorgis