Da ieri, e fino a domenica 9 marzo, a Dubai è di scena, presso il Dubai International Marine Club (Mina Seyahi), la 21a edizione del Dubai International Boat Show, principale manifestazione dedicata al settore della nautica da diporto nell’area del Golfo.
In occasione di questo importante evento, l’ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha organizzato, in collaborazione con l’Associazione di categoria UCINA, una partecipazione collettiva di 20 tra organismi ed imprese italiane del settore.
Si tratta di un’opportunità di promozione da non perdere, per le aziende che si occupano di yacht, gommoni, imbarcazioni, parti, componenti e sistemi per la nautica, considerando anche che, dal 1992, anno della prima edizione, la manifestazione è aumentata, in termini di espositori, di ben 14 volte, e 43 volte in termini di superficie occupata.
ICE ha sempre svolto un ruolo di primo piano durante le varie edizioni del Dubai International Boat Show, tanto da ricevere, durante l’edizione 2012, un riconoscimento da parte del Dubai World Trade Centre per il ventennale supporto alla manifestazione.
La collettiva organizzata quest’anno dall’Agenzia ICE ricopre una superficie di 150 mq, in due isole nella Equipment Supplies & Service Area, dove sono stati allestiti stand per le aziende partecipanti in cui esporre il proprio campionario e condurre incontri d’affari.
Forte la presenza del distretto ligure, con 14 aziende, grazie alla collaborazione con Regione Liguria, Liguria International e WTC Genova.
Considerando la ricchezza degli Emirati Arabi e l’incremento artificiale della costa, i superyacht anche quest’anno sono presenti in quantità massiccia all’evento, e ospitati nell’area dedicata Superyacht Club, per rispondere alle tante richieste del sempre più nutrito numero di partecipanti che si aspettano proposte esclusive.
L’Italia rappresenta un vero e proprio punto di riferimento al riguardo, tanto che le esportazioni di navi ed imbarcazioni Made in Italy verso gli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto nel 2011 il valore di 36,7 milioni di euro, +2,4 % rispetto al 2010, collocando il nostro Paese al secondo posto nella graduatoria dei fornitori esteri del settore, preceduto dalla Francia e seguito dalla Germania.
Vera MORETTI