Il settore della pesca è stato, finora, quasi esclusivamente ad appannaggio maschile.
Solo da pochi anni le donne si sono, seppur timidamente, affacciate a questo mondo e tuttora le presenze femminili sono ridotte ad un ristretto 12%, che diventa però 30% se si considerano piscicoltura ed acquacoltura.
Nonostante questi dati, esistono alcune “isole felici” che vedono le donne in primo piano in questo settore e una di queste si trova in Toscana, come spiega Federcoopesca-Confcooperative,
A Marina di Carrara ha sede Bio e Mare, prima ed unica cooperativa italiana di pesca tutta al femminile.
Si tratta di una coop giovane, fondata nel 2010, che ha unito donne di diverse nazionalità con la stessa passione: questa sinergia, che vede italiane collaborare con brasiliane, colombiane, bulgare e polacche, riesce a coprire l’intera filiera, dalla pesca in mare alla vendita del prodotto, dando un peso importante al rispetto di salute, sostenibilità ed ambiente.
Bio e Mare, infatti, utilizza solo metodi biologici e l’intero pescato, trasformando il pesce invenduto in creme, sughi, sott’oli, sott’aceti.
E proprio questa concezione, moderna e green, della professione, ha portato la cooperativa alla conquista del Premio Bellisario 2012.
Vera MORETTI