UniCredit ha chiuso il 2012 in ripresa rispetto al 2011, quando aveva registrato una maxi perdita di 9.2 miliardi dovuta alle svalutazioni.
L’anno appena trascorso, invece, ha permesso all’Istituto di credito di chiudere con un utile netto di 865 milioni.
I dati sono stati diffusi dopo che il cda ha approvato i conti e si sono, comunque, mostrati inferiori rispetto alle stime degli analisti, che indicavano un utile di 1,24 miliardi.
Torna anche il dividendo, proposto del cda nella misura di 0,09 euro per azione (per il 2011 non era stato distribuito e per il 2010 era stato di 0,03 euro per azione), a valere sulle riserve. In questo caso il dato è superiore alle stime degli analisti, che vedevano una cedola di 0,06 euro.
Una nota emanata direttamente dal gruppo ha poi confermato l’intenzione di UniCredit di rivedere le proiezioni finanziarie del piano industriale: “In considerazione delle eccezionali difficoltà del contesto macroeconomico le proiezioni finanziarie del piano saranno riviste“.
Vera MORETTI