E’ stato siglato un accordo tra Aldo Bonomi, presidente di RetImpresa, l’Agenzia Confederale di Confindustria per le reti d’impresa, e Giuseppe Castagna, direttore generale e responsabile di Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo che si pone come finalità quella di sostenere e favorire lo sviluppo delle reti “di qualità” come strumento per accrescere la competitività delle imprese italiane sui mercati nazionali e internazionali.
Con questa intesa, che permetterà di unire due realtà che possono contare su competenze ed esperienze importanti, si vuole promuovere la rete come strumento indispensabile per le pmi, soprattutto per superare i limiti dimensionali, che a volte costituiscono un vero e proprio ostacolo all’internazionalizzazione e all’accesso al credito.
E’ prevista infatti un’offerta appositamente dedicata alle imprese che collaborano in rete, fatta di strumenti finanziari e servizi di assistenza specialistica.
In particolare, è compreso anche un supporto alla gestione ordinaria della rete, con soluzioni di smobilizzo dei crediti infra-rete e prodotti che semplificano la gestione dei rapporti commerciali.
Le pmi che aderiscono ad un contratto di rete possono usufruire del Fondo di Garanzia gratuito e di un plafond di 30 milioni di euro assegnato dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI).
A disposizione delle reti, inoltre, attraverso Mediocredito Italiano, la banca del Gruppo dedicata a sostenere lo sviluppo delle imprese italiane, c’è anche un Desk specialistico dedicato che garantisce un costante monitoraggio dell’evoluzione della normativa e che presidia il conseguente aggiornamento del modello di offerta.
A livello locale, invece, sono attivi presidi territoriali costituiti da professionisti in grado di analizzare il progetto industriale della rete, valutandone i benefici prospettici sulle singole imprese aderenti.
Trattandosi di un argomento, quello delle reti d’impresa, cruciale per il futuro delle pmi italiane, Sanpaolo e RetImpresa hanno deciso di proporre una serie di seminari e incontri tematici sul territorio, oltre ad iniziative di formazione mirate che metteranno in campo le competenze specialistiche delle rispettive strutture di Formazione.
Aldo Bonomi ha commentato: “Siamo contenti di questo ulteriore accordo per lo sviluppo delle reti. Infatti, la nostra idea è che imprese e banche si muovano unite nella stessa direzione. Le banche, soprattutto nostre partner in accordi come questo, possono finalmente guardare con maggiore attenzione alle reti perché, attuando i programmi industriali previsti dai contratti, aumenta la competitività e la trasparenza. L’importante collaborazione avviata con Intesa Sanpaolo viaggia in
quest’ottica e potrà essere di grande aiuto per le imprese in rete che riscontrano difficoltà nel finanziare investimenti di rilancio. Questo accordo guarda al futuro, intende sostenere i progetti con le potenzialità migliori e, con la volontà espressa dalla banca, risponde appieno a tutto ciò di cui le imprese hanno bisogno: maggiore liquidità a condizioni
migliori e una consulenza qualificata. La rete si sta dimostrando lo strumento ideale per le aziende italiane ed è necessario continuare a sostenerle con un’azione di sistema“.
Giuseppe Castagna ha dichiarato: “La nostra è stata la prima banca in Italia ad aver dotato la propria struttura commerciale di un’offerta completa di servizi finanziari e consulenza specialistica in grado di supportare la costituzione delle reti d’impresa, finanziare i migliori progetti di aggregazione e sostenere i processi di internazionalizzazione e innovazione, soprattutto delle aziende meno strutturate. La possibilità di mettere a fattore comune esperienze e iniziative di sviluppo, infatti, permette alle aziende in rete di affrontare investimenti altrimenti non perseguibili individualmente e, dunque, di ottenere miglioramenti strutturali al proprio business che possono influenzare positivamente il loro merito creditizio. Proprio per capire se e in quale misura le reti d’impresa offrano concreti vantaggi competitivi alle imprese aderenti, Intesa Sanpaolo ha costituito un Osservatorio nazionale e Laboratori Regionali che presidiano e monitorano costantemente l’evoluzione di tale fenomeno”.
Vera MORETTI