C’è tempo fino a giovedì 28 febbraio per professionisti e lavoratori autonomi risultati non in regola con i ricavi o i compensi previsti dagli studi di settore 2011.
Fino alla data di scadenza, dunque, sarà possibile comunicare all’Amministrazione finanziaria i motivi delle discrepanze.
Se le circostanze del disallineamento sono, infatti, legittime, il contribuente non sarà chiamato dall’Amministrazione a specificare in modo più esauriente le anomalie. Ma anche l’ufficio ne trae beneficio, perché potrà così archiviare il “caso” senza dar seguito ad ulteriori accertamenti perché soddisfatto delle spiegazioni fornite.
I calcoli che si fanno durante la compilazione degli studi di settore tengono conto di molteplici varianti riguardanti non soltanto il comparto economico in cui opera il contribuente, ma anche elementi più mirati che servono a definire nello specifico la portata dell’attività svolta: diventano, quindi, rilevanti, ad esempio, la localizzazione geografica, i servizi offerti e l’organizzazione della struttura, la concorrenza, l’andamento della domanda, i prezzi di vendita.
Ci sono però le eccezioni, che impongono di rivedere le previsioni anche se basate su fondate analisi economiche e tecniche statistico-matematiche idonee, in linea generale, per quel tipo di attività o professione.
E proprio in presenza di queste eccezioni, i contribuenti non sono tenuti ad adeguarsi agli studi di settore, ma possono dichiarare meno spiegando il perché, come già detto, con la dichiarazione dei redditi o, per quanto riguarda il 2011, entro il prossimo 28 febbraio, utilizzando l’apposito software messo a disposizione dall’Agenzia, applicazione utile anche per la comunicazione delle cause di esclusione o inapplicabilità del particolare sistema di accertamento.
Tra queste, ad esempio:
- ricavi o compensi superiori a 5.164.569 euro
- società cooperative a mutualità prevalente
- bilancio redatto in base ai principi contabili internazionali
- reddito determinato con criteri “forfetari”
- “Attività dei consorzi di garanzia collettiva fidi” , “Attività di Bancoposta” , “Affitto d’aziende” svolte in modo prevalente
- attività d’impresa a cui si applicano gli studi di settore per il periodo d’imposta in cui cessa l’applicazione dell’agevolazione per l’imprenditoria giovanile.
Il software è online dallo scorso novembre, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate , da utilizzare per comunicare telematicamente i motivi di non congruità, non normalità o non coerenza rispetto agli studi di settore elaborati per il periodo d’imposta 2011, oppure per indicare i motivi di inapplicabilità o di esclusione.
La comunicazione può essere inviata direttamente dal contribuente oppure tramite un intermediario autorizzato, utilizzando l’applicazione “FileInternet” – per gli utenti di Fisconline – ed “Entratel” per gli abilitati al servizio.
È necessario essere in possesso del Pincode rilasciato dall’Agenzia delle Entrate; chi non l’avesse può richiederlo facilmente tramite la registrazione ai servizi telematici dell’Agenzia.
A fine operazione, se la procedura è stata eseguita correttamente, il sistema risponderà che la trasmissione è andata a buon fine e comunicherà il numero delle segnalazioni inviate.
Vera MORETTI