I tempi per la formulazione, e la presentazione, dell’ISEE 2013, ovvero del cosiddetto Riccometro, si dilatano e sembra che la discussione sui nuovi parametri, più severi, venga rimandata addirittura a dopo le elezioni.
Chi pensava, dunque, che Riccometro e Redditometro avrebbero debuttato insieme, rimarrà deluso, perché a quanto pare i tempi, almeno per l’ISEE, non sono ancora maturi.
Ma, soprattutto, ci sono punti molto controversi per i quali è difficile trovare un accordo.
In particolare, i dubbi riguardano alcuni paletti introdotti nella determinazione della situazione economica equivalente, ma anche la necessità di pensare ad una Riforma che possa interessare più da vicino le famiglie.
La formula attuale, non ancora approvata, dovrebbe prevedere:
- inserimento di nuove voci per la valutazione del reddito IRPEF: assegni per il mantenimento dei figli effettivamente percepiti, redditi da fabbricati non locati e terreni;
- giro di vite sugli immobili: si considera il valore ai fini IMU, che prevede la rivalutazione del 60% della rendita catastale, e quindi pesa molto di più;
- per quanto riguarda i patrimoni, scende anche la franchigia su conti correnti e investimenti (a 6mila euro);
- stretta sul modo di considerare il nucleo familiare: più difficile far figurare due coniugi separati, anche quando hanno diversa residenza anagrafica, nuovi paletti sui figli maggiorenni che non convivono.
Esistono anche novità che riguardano la determinazione del reddito, franchigie e riduzioni, ovvero una deduzione fino a 7mila euro per chi vive in affitto, la sottrazione del 20% dal reddito da lavoro dipendente e le facilitazioni per le famiglie in cui è presente un disabile.
Vera MORETTI