L’imprenditoria femminile si fa largo all’interno di Rete Imprese Italia: nell’organismo di rappresentanza delle imprese del terziario e dell’artigianato è stato, infatti, costituito un coordinamento sull’imprenditoria femminile che coinvolge le sigle delle organizzazioni di donne imprenditrici delle cinque realtà più importanti a livello nazionale, ovvero Casartigiani Donne Artigiane, CNA Impresa Donna, Confartigianato Donne Impresa, Terziario Donna Confcommercio e Imprenditoria Femminile Confesercenti.
Il coordinamento sarà presieduto, a turno, da diverse esponenti delle varie organizzazioni.
La prima, che sarà presidente per il primo semestre 2013, è Patrizia Di Dio, presidente di Terziario Donna Confcommercio, la quale ha stilato un programma di attività che si è già concretizzato nella presentazione di un capitolo sull’imprenditoria femminile contenuto nel documento presentato in occasione della giornata nazionale di mobilitazione di Rete Imprese Italia.
Il documento chiede espressamente di riportare la competenza sull’imprenditoria femminile al Ministero dello Sviluppo Economico per spostare l’attenzione, dal lato delle pari opportunità, a quello dell’economia reale.
Ma non solo, perché gli obiettivi sono diversi, e tutti importanti.
Ad esempio, si mira ad individuare misure di intervento per favorire la creazione e lo sviluppo delle imprese femminili, con riferimento alle startup e alle imprese esistenti; di potenziare i servizi per il welfare e favorire l’avvio di nuove attività di impresa nei settori ad essi collegati; di sostenere l’accesso al credito delle imprese femminili, con particolare attenzione alle politiche economiche di genere.
I successivi passi riguarderanno la sensibilizzazione dei candidati, e in seguito del nuovo governo, sui temi relativi all’impresa al femminile attraverso incontri, proposte di legge, audizioni, convegni, nell’interesse dello stesso Paese che ha bisogno di puntare su nuovi modelli di crescita e sviluppo.
Vera MORETTI