Pmi in difficoltà con le tasse

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Le tasse, nuove o vecchie che siano, stanno mettendo in ginocchio le pmi che, tre su cinque, sono costrette a chiedere finanziamenti per poterle pagare.

La situazione critica è stata diffusa dal Centro Studi Unimpresa, che ha indicato, come settori maggiormente in difficoltà, quelli più esposti sul mercato immobiliare: operatori turistici (alberghi), piccole industrie (capannoni), grande distribuzione (supermercati).

Causa principale dei prestiti è l’Imu, poiché per pagarla sono stati chiesti nuovi prestiti per quasi 4 miliardi di euro (3,96 mld). Al secondo posto c’è l’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, quindi altri balzelli fiscali.

Quello che più preoccupa, oltre alla mancanza di liquidità, è l’impossibilità ad investire sull’innovazione o sulla crescita, che potrebbe aiutare ad una ripresa economica.

Paolo Longobardi, presidente di Unimpresa, ha affermato che questo scenario “genera un triplo effetto negativo sui conti e sulle prospettive di crescita delle aziende”.
Il primo è “l’apertura di linee di credito destinate a coprire le imposizioni fiscali invece di nuovi investimenti, il che limita la natura stessa dell’attività di impresa“.
Sorge poi un secondo problema “alla chiusura degli esercizi commerciali, quando il valore degli immobili posti a garanzia dei prestiti fiscali va decurtato in proporzione al valore dell’ipoteca, con una consequenziale riduzione degli attivi di bilancio“.
Il terzo è “relativo a eventuali, altri finanziamenti per i quali l’impresa deve affrontare due ordini di problemi: meno garanzie da presentare in banca e un rating più alto che fa inevitabilmente impennare i tassi di interesse“.

Il problema dell’imposizione fiscale sulle imprese è appesantito, in Italia ma non solo, dal fatto che le grandi aziende, in particolare le multinazionali, ricorrono spesso a paradisi fiscali e alla fine pagano molte meno tasse delle PMI, come dimostra un recente studio Ocse.
Anche la Legge di Stabilità 2013 ha messo del suo, poiché prevede un ulteriore aggravio Imu sulle imprese.

Unimpresa rivolge uno specifico appello al nuovo governo: se “vorrà salvare i saldi di finanza pubblica e dare speranze di ripresa alle nostre imprese dovrà cominciare proprio dalla doppia questione tributaria e creditizia. Purtroppo le forze politiche in campo non hanno presentato programmi con misure concrete per le micro, piccole e medie imprese, asse portante della nostra economia. Ecco perché serviranno idee nuove e soprattutto un’azione volta ad abbattere la pressione fiscale e a rimettere in moto il motore del credito bancario“.

Vera MORETTI