Gli incentivi 2013 per l’acquisto di auto ecologiche previsti dal Decreto Sviluppo, destinati in particolare alle imprese, stanno per partire.
Agli eco-incentivi sono destinati 120 milioni di euro per il triennio 2013-2015 ma, invece che avviarsi già da gennaio, come si pensava, i contributi saranno disponibili dal mese di marzo.
Potranno beneficiarne imprese, professionisti e possessori di auto destinate a utilizzo pubblico, come taxi e car sharing, oltre che a noleggio e servizi di linea, se acquisteranno veicoli ad alimentazioni alternative (elettrici, ibridi, a metano, a biometano, a GPL, a biocombustibili, a idrogeno) con emissioni di anidride carbonica (CO2), allo scarico, non superiori a 120 g/km.
Nella maggior parte dei casi è prevista la rottamazione di un precedente veicolo posseduto.
Tutti i tipi di veicoli devono essere immatricolati fra il 2013 e il 2015.
Per il solo 2013 sono disponibili 40 milioni di euro, così ripartiti:
- 35,5 milioni di euro per l’acquisto di veicoli destinati all’uso di terzi o utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, da utilizzare esclusivamente come beni strumentali all’attività d’impresa. E’ obbligatoria la rottamazione di un corrispondente veicolo obsoleto. All’interno di questa somma, 7 milioni di euro sono destinati a veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km, e 3,5 milioni di euro per veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km. Per l’attribuzione della restante quota, vale il tetto generale di 120 g/km.
- 4,5 milioni vanno a tutte le categorie di acquirenti (anche privati) che acquistano veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km. In questo caso non c’è necessità di rottamazione. Di questa somma, c’è una quota di 1,5 milioni di euro riservata all’acquisto di veicoli con emissioni non superiori a 50 g/km.
Per i veicoli acquistati nel 2013 e 2014, l’incentivo è pari al 20% del costo del veicolo con un tetto massimo che varia a seconda delle emissioni nel seguente modo:
- 5mila euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km,
- 4mila euro per emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km,
- 2mila euro per emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.
Nel 2015 il contributo scenderà al 15% del costo del veicolo, e i tetti massimi saranno i seguenti:
- 3mila500 euro per emissioni non superiori a 50 g/km,
- 3mila euro per emissioni non superiori a 95 g/km,
- 1.800 euro per emissioni non superiori a 120 g/km.
Se l’incentivo è condizionato dalla rottamazione di un precedente veicolo ci sono ulteriori paletti.
Il veicolo rottamato deve essere:
- della stessa tipologia di quello acquistato (es.: veicolo commerciale con veicolo commerciale),
- immatricolato da oltre dieci anni rispetto al nuovo,
- di proprietà dell’acquirente (o familiare/convivente) da almeno 12 mesi; nel caso di locazione finanziaria del veicolo nuovo, il vecchio deve essere intestato da almeno 12 mesi al soggetto utilizzatore del veicolo o ad un familiare convivente.
La richiesta del contributo non è a carico dell’acquirente ma del concessionario, che si occuperà di corrispondere direttamente la somma mediante compensazione con il prezzo di acquisto.
Il venditore sa se le risorse sono ancora disponibili, e non esaurite, grazie alla piattaforma elettronica messa a disposizione sul sito dedicato agli incentivi. Inserisce i dati del veicolo e dell’acquirente: se le risorse sono disponibili, la piattaforma fornisce risposta positiva ed emette ricevuta di prenotazione.
La consegna del veicolo deve avvenire entro 90 giorni dalla prenotazione, pena il mancato riconoscimento del contributo statale.
Il concessionario sarà poi rimborsato dall’impresa costruttrice, che a sua volta recupera i soldi attraverso un credito d’imposta.
Vera MORETTI