Anche in Italia si sta diffondendo il Mobile Payment

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In ritardo rispetto agli altri Paesi Ue, si stanno finalmente diffondendo anche in Italia le nuove formule di pagamento elettronico.

Ciò che ha spinto anche gli italiani ad adottare queste procedure è da ricercarsi in tre diversi fattori:

  • i servizi che permettono di effettuare acquisti via smartphone – bollettini postali, canone Rai, parcheggi e corse autobus – sono in crescita del 20%;
  • la tecnologia che trasforma il cellulare in bancomat è divenuta realtà, grazie all’intesa con le telco italiane (Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3g e Poste Mobile) per l’impiego della SIM NFC (Near Field Communication);
  • la legislazione incentiva oggi l’uso dei pagamenti elettronici, grazie ai decreti Salva Italia e Sviluppo-bis.

In un solo anno, il Mobile Remote Payment & Commerce è aumentato del 30% passando da 700 mln di euro a oltre 900 mln. Di questi, 470 mln di euro riservati a contenuti digitali per smartphone (+20% per le app) con un +60% anche per acquisto di beni e servizi, pagamento bollettini postali, parcheggi e bus, per un valore di 310 milioni di euro.

Ad andare per la maggiore sono, ultimamente, le spese per la mobilità, che comprendono sia pagamenti di sosta e biglietti di trasporto pubblico, sia taxi, car & bike sharing.
Le cifre, infatti, mostrano come oltre 700.000 di ore di parcheggio siano state pagate dagli Italiani attraverso il cellulare, 600.000 i biglietti di corsa semplice e qualche migliaio le ricariche degli abbonamenti per il TPL attivate da Mobile.
Le corse di taxi pagate con cellulare sono quasi 10.000, per un totale di circa 1 milione di transazioni di piccolo importo.

Anche la spesa per transazioni di prossimità è cresciuta in misura considerevole. A fine 2012 sono stati registrati circa 30.000 terminali POS NFC attivi rispetto ai 5.000 del 2011, mentre nel 2013 si calcola possano arrivare a oltre 170.000.
I cellulari NFC venduti nel 2012 sono stati circa 2,5 milioni, 6 milioni stimati a fine 2013.
Le carte contactless già emesse sono 2 milioni: un incremento significativo, se si considera che nel 2011 quelle circolanti erano 750.000.

Vera MORETTI