Il 2013 è iniziato all’insegna di una serie di incentivi rivolti alle aziende che decidono di investire nelle energie rinnovabili termiche, ma anche a chi effettua interventi che servano a migliorare il grado di efficienza energetica di abitazioni e altri immobili.
Per il prossimo biennio sono previsti 900 milioni di incentivi l’anno, 700 riservati alle famiglie e aziende e 200 agli Enti pubblici.
In questo secondo caso, si tratterà soprattutto di sussidi riconosciuti alle PA che realizzeranno interventi di efficientamento energetico su edifici esistenti.
Gli incentivi destinati ai privati, invece, sono riconducibili ad installazione di impianti a rinnovabili termiche come pannelli solari termici, pompe di calore e caldaie a biomassa.
Relativamente agli interventi di efficientamento sugli immobili, i contributi rivolti ai privati riguardano, almeno fino al 30 giugno, unicamente la detrazione fiscale del 55%.
Il nuovo provvedimento punta a favorire in particolare gli impianti di piccola taglia, incentivando gli impianti di potenza inferiore a 1 Megawatt.
In ogni caso, l’ammontare delle sovvenzioni statali non potrà superare il 40% della spesa sostenuta per realizzare l’intervento e sarà calcolato in base alla quantità di energia rinnovabile prodotta o al risparmio energetico effettivamente conseguito, tenendo conto anche della zona climatica in cui si trova l’edificio interessato.
La durata dell’erogazione degli incentivi potrà variare tra i 2 e i 5 anni a seconda del tipo di intervento effettuato, mentre non è stato ancora reso noto quando si potranno inviare le domande.
In ogni caso, la presentazione delle domande di incentivo dovrà terminare trascorsi 60 giorni dal raggiungimento del tetto annuo di spesa.
Vera MORETTI