Manca solo il via libera del Consiglio dei Ministri e poi l’AUA, l’Autorizzazione Unica Ambientale, sostituirà i sette adempimenti precedentemente previsti per le pmi per quanto riguarda l’ambiente.
La semplificazione è relativa agli impianti che non hanno dimensioni tali da richiedere l’AIA, Autorizzazione Integrata Ambientale, e permette di tagliare ben sette adempimenti burocratici con un risparmio stimato in 1,3 miliardi.
Gli adempimenti che confluiranno nell’AUA sono:
- autorizzazione sugli scarichi,
- comunicazione per l’utilizzo delle acque reflue,
- le due autorizzazioni alle emissioni in atmosfera,
- documentazione previsionale di impatto acustico,
- autorizzazione all’uso dei fanghi di depurazione,
- comunicazione sullo smaltimento e il recupero dei rifiuti.
Le Regioni possono, liberamente, estendere il numero di adempimenti che possono confluire nell’AUA.
Ecco come procedere: le pmi devono presentare domanda di rilascio AUA allo Sportello Unico per le attività produttive, che ha 30 giorni di tempo per trasmettere la richiesta alle autorità competenti e rilascia l’autorizzazione entro 90 giorni.
Qualora si rivelasse necessario chiedere ulteriori documentazioni o effettuare controlli più precisi, i tempi si allungano perché va convocata la Conferenza dei Servizi, che si pronuncia entro 120 giorni.
Il rinnovo AUA, inoltre, va richiesto entro sei mesi dalla scadenza e se non ci sono state modifiche sostanziali dell’impianto, basterà presentare una dichiarazione sostitutiva.
Vera MORETTI