Il Consiglio nazionale forense, nell’ambito di un talk evento avvenuto presso il Tempio di Adriano di Roma, ha redatto la propria agenda con le proposte da presentare a quello che sarà il futuro parlamento e a chi, in particolare, formerà il prossimo esecutivo.
Titolo dell’assise è “Al governo che verrà. Sicurezza, ambiente, open data: gli ingegneri per il futuro dell’Italia” e le tematiche trattate sono essenzialmente tre, considerate “sinonimi di altrettanti programmi generali che possono risollevare l’Italia dalle secche della recessione ed essere quel volano utile per far ripartire la crescita economica”.
Primo tema “caldo” è quello della sicurezza, ovvero il “riassetto del territorio flagellato dal dissesto idrogeologico, sicurezza per la non più rinviabile ristrutturazione antisismica del nostro patrimonio abitativo, privato e pubblico”.
Si fa anche riferimento all’adozione di una politica ambientale che si basi sull’efficienza energetica, che vede nelle energie rinnovabili “la risorsa di qualità per la modernizzazione del Paese”.
Altrettanto importante è considerata “una politica dei rifiuti virtuosa, incentrata su scelte moderne e all’avanguardia, anche come strumento fondamentale per sottrarre, soprattutto al Sud, ma non solo, il business alle mafie”.
Un passo fondamentale rimane, per gli ingegneri, l’accesso sempre più esteso alla tecnologia e agli open data da parte della pubblica amministrazione.
Senza questo, è considerato impossibile progredire, a livello nazionale ma anche mondiale.
Vera MORETTI