Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Mario Monti, al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e ai ministri della Giustizia e dello Sviluppo economico Paola Severino e Corrado Passera, affinché, prima delle elezioni, il Governo vari finalmente il regolamento che permetta di avviare le Società tra Professionisti.
La richiesta deriva dalla necessità di avviare apposite società da parte dei liberi professionisti, come già è possibile nel resto d’Europa.
Il carattere di urgenza della richiesta deriva dal fatto che “Ogni ulteriore ritardo sarebbe non solo ingiustificabile ma anche dannoso per oltre un milione di professionisti italiani, in particolare per i giovani che, anche grazie ai provvedimenti da voi stessi adottati quali le startup e le società a 1 euro, si troverebbe, invece, nelle condizioni per un migliore accesso al lavoro, integrando le competenze e mettendo assieme le risorse“.
Freyrie non si ferma qui, ma affronta anche la possibilità di accesso, da parte dei professionisti italiani, alle Reti d’Impresa, e che, finché l’accesso sarà loro negato, “non possono far parte dei G.E.I.E, Gruppo Europeo di interesse economico“.
Il presidente degli architetti conclude con un’ultima richiesta: “Mirare con azioni burocratiche ad hoc, ad impedire ai professionisti di fruire degli stessi vantaggi fiscali delle imprese, appare evidentemente in contraddizione con la volontà di rilanciare lo sviluppo e di creare, nell’interesse generale, nuove opportunità di lavoro“.
Vera MORETTI