Niente Pec per le PA

Nonostante la PEC sia diventata obbligatoria, ci sono ancora molte cose da sistemare, soprattutto per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione.

La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, infatti, ha appena pubblicato i dati emersi da una recente indagine, che testimoniano una scarsa competenza in materia, e anche poca propensione ad utilizzare la posta elettronica certificata.

Su un campione di 2000 intervistati, la maggioranza, corrispondente al 54%, ritiene che la PEC sia uno strumento utile in quanto consente risparmi di costi e tempo in alternativa alle notificazioni tradizionali. Un ulteriore 22%, inoltre, crede che andrebbe reso obbligatorio quale unico strumento per le notificazioni. Solo un quarto ritiene invece si tratti di uno strumento che crea ulteriore burocrazia.

Il 91% invece dichiara che siano i professionisti coloro che utilizzano di più la PEC e questo dato è confermato dal fatto che il 94% dei consulenti del lavoro ha dichiarato di averne fatto uso nell’ultimo anno ed oltre la metà di averla utilizzata oltre dieci volte.
Mentre la PEC inviata alla pubblica amministrazione non ha sortito alcuna risposta.

A preoccupare invece il giudizio del 52% del campione secondo il quale le imprese hanno attivato la PEC solo perché obbligatoria ma non la usano.
In questo caso, i motivi che inducono ad utilizzare poco la PEC si riconducono allo scarso utilizzo della pubblica amministrazione. Il 61% dei consulenti del lavoro pensa che se la PEC non viene utilizzata è perché anche la Pubblica amministrazione non ne fa uso.
Interessante anche un ulteriore 21% dei consulenti che ritiene che la causa risieda nella scarsa pubblicità dello strumento.

Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi, ha affermato: “Sono dati che non sorprendono chi conosce la realtà del Paese. Non sorprendono perché è routine quotidiana dei nostri studi assistere a questi disservizi o alle omissioni segnalate. è purtroppo lo specchio della situazione italiana dove convivono il sistema ordinistico, che produce il 15% del Pil, e la Pubblica Amministrazione, che costa il 16%. Sino ad ora l’efficienza nell’erogazione dei servizi é stata per lo più garantita dalle attività sussidiarie svolte gratuitamente dai professionisti . Ma è una situazione a cui va date celere rimedio, perchè gli studi professionali non possono esistere esclusivamente per sopperire alla carenze della pubblica amministrazione. E uno dei primi interventi potrebbe proprio essere quello di rendere effettivo l’obbligo di utilizzo della Pec, dotando in tal senso gli uffici periferici che nella stragrande maggioranza al momento ne sono sprovvisti. Sarebbe un vantaggio per tutti, considerato che darebbe certezze agli utenti sempre più spesso in balia dei disservizi. Così com’é concepito al momento il nuovo obbligo appare un ulteriore inutile onere posto a carico di professionisti e imprese“.

Vera MORETTI