Durante il seminario organizzato a Genova dedicato ai temi della deflazione del contenzioso giudiziale e della più generale situazione della giustizia in Italia, organizzato dalla sezione distrettuale ligure dell’Associazione Nazionale Magistrati, dall’Ordine forense di Genova e dal Consiglio nazionale forense, Guido Alpa, presidente del CNF, ha voluto esprimere il suo parere al riguardo:”Bisogna guardarsi dalle statistiche e dalle deduzioni della Banca Mondiale degli Investimenti, che sono confezionate sulla base di dati discutibili, raccolti in modo scientificamente risibile e orientati a privilegiare i Paesi di common law in danno dei Paesi di civil law”.
Ma a Guido Alpa sta a cuore anche un altro argomento, relativo alla mediazione obbligatoria, per la quale ha ribadito la sua contrarietà: “la motivazione della sentenza della Corte costituzionale non è ancora nota, e non sappiamo se essa contenga indicazioni rispetto alla obbligatorietà concernenti il costo dei procedimenti di mediazione e gli ostacoli all’accesso alla giustizia cioè alla fruizione di un servizio che si richiama alla funzione del giudice ordinario quale giudice naturale del processo”.
Alpa ha poi proseguito elencando le carenze del sistema giustizia, a cominciare dell’insufficiente finanziamento del Ministero della giustizia, fino alle distonie dei rapporti tra sistema centrale e sedi periferiche nella fornitura di mezzi, sussidi, libri, tecnologie, senza tralasciare le carenze della pianta organica, lo status precario dei giudici onorari e i ritardi del processo telematico.
A questo proposito, secondo il presidente del CNF “occorre creare un sistema alternativo per la soluzione delle controversie civili compromettibili in arbitri: il Congresso forense celebrato a Bari qualche giorno fa ha deliberato di istituire Camere arbitrali presso ogni Ordine forense, e ha auspicato la introduzione urgente di regole che consentano di poter trasferire i procedimenti ordinari alle Camere arbitrali”.
Vera MORETTI