Approvata alla Camera la riforma forense

Dopo tanta attesa, è arrivata l’approvazione dalla Camera alla riforma forense.

Il Consiglio Nazionale Forense, a questo proposito, ha voluto mostrare la sua soddisfazione, attraverso le parole di Guido Alpa, presidente Cnf: “Questo importante risultato è stato acquisito con il favore di tutta la camera nell’interesse dei cittadini e della tutela della dignità della professione forense. I giovani potranno avviarsi alla professione con maggiore fiducia nel futuro e con maggiori garanzie di qualità, competenza e correttezza. I clienti saranno più tutelati e potranno contare su consulenti e difensori preparati e corretti. A questo punto è necessario perfezionare questo importante impegno del Parlamento con il passaggio definitivo in Senato nel giro di poche settimane. La riforma, una volta approvata, costituirà una solida base per proseguire nel percorso di ammodernamento della professione”.

Si tratta di una riforma che vuole in primo luogo tutelare i cittadini, che meritano una consulenza qualificata e trasparente, ma favorisce anche i praticanti e i giovani avvocati, grazie ad un sistema sempre più meritocratico.

Vediamo nel dettaglio le modifiche più importanti:

  • evitare gli abusi a danno dei cittadini grazie alla specifica competenza dell’avvocato nella consulenza stragiudiziale.
  • la possibilità di costituire associazioni multidisciplinari;
  • previsione di società di capitali senza il socio esterno a garanzia dell’autonomia della prestazione professionale;
  • le specializzazioni con l’imprescindibile apporto delle associazioni specialistiche forensi;
  • la pubblicità informativa anche sul web purché trasparente,veritiera, non suggestiva né comparativa;
  • l’obbligo di formazione continua per tutti gli avvocati superando il sistema dei crediti formativi;
  • l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile degli avvocati;
  • la pattuizione del compenso tra cliente e avvocato è completamente libera. L’avvocato ha l’obbligo di informare il cliente sulla complessità dell’incarico e sugli oneri ipotizzabili e dovrà fornirgli il preventivo, se il cliente lo richiede. I parametri si applicano in caso di disaccordo;
  • il divieto del patto di quota lite;
  • l’affermazione della centralità della difesa d’ufficio;
  • l’esercizio della professione dovrà essere effettivo e continuativo come condizione per la permanenza dell’albo. La prova dell’effettività dovrà prescindere dal reddito;
  • l’obbligo di iscrizione alla Cassa forense;
  • gli Ordini forensi hanno finalità di tutela dell’utenza e degli interessi pubblici connessi all’esercizio della professione e al corretto svolgimento della funzione giurisdizionale;
  • lo sportello per il cittadino presso gli Ordini, per orientarlo nelle prestazioni professionali e nell’accesso alla giustizia;
  • rappresentanza di genere nelle elezioni dei consigli dell’Ordine, del Cnf e dei Consigli distrettuali di disciplina;
  • la pratica, di 18 mesi, potrà essere svolta presso due avvocati contemporaneamente e secondo altre modalità oltre il tirocinio in studio;
  • il praticantato sarà ancor più professionalizzante con la frequenza di corsi di formazione specifici promossi dalle scuole forensi;
  • esame: tre prove scritte e una orale, senza codici commentati;
  • pieno riconoscimento dell’importanza della deontologia a garanzia del regolare svolgimento della professione;
  • maggiore tipizzazione degli illeciti disciplinari;
  • istituzione dei consigli distrettuali di disciplina, con incompatibilità per garantire la terzietà del giudizio disciplinare;
  • giuramento degli avvocati presso il proprio Consiglio dell’Ordine in seduta pubblica.

Vera MORETTI