Il XXXI Congresso nazionale forense si è concluso a Bari con una notizia positiva, di quelle che lasciano ben sperare per il futuro dell’Avvocatura.
Guido Alpa, presidente del Consiglio nazionale forense, ha infatti chiuso i lavori commentando in maniera ottimistica l’esito della votazione da parte del Congresso in merito alla riforma forense.
La palla, ora, per il via libera definitivo, va al Senato, al quale il Cnf guarda con fiducia.
I tre giorni di Congresso, dunque, sono stati fruttuosi e ricchi di spunti, soprattutto guardando ad un futuro che molti auspicano roseo, se la riforma fosse finalmente approvata.
Alpa, a questo proposito, ha commentato: “L’approvazione definitiva della riforma forense è un punto di partenza per un ulteriore lavoro verso il rafforzamento della nostra professione, per fare in modo che i giovani possano riacquistare fiducia nel loro futuro professionale in un mercato corretto e non governato dai potentati economici. Ulteriore lavoro che l’Avvocatura affronterà con spirito unitario“.
Il testo della riforma tanto attesa mette a fuoco la rilevanza giuridica e sociale della funzione difensiva cui è collegato l’ordinamento forense ed enuncia le garanzie di indipendenza e autonomia degli avvocati.
Novità più salienti sono senza dubbio le associazioni multidisciplinari e le società senza soci di capitale; il rafforzamento del segreto professionale; le specializzazioni e l’affermazione del ruolo delle associazioni forensi specialistiche; l’aggiornamento continuo; l’assicurazione obbligatoria; la libera determinazione dei compensi, la trasparenza sulla complessità dell’incarico, le informazioni ai clienti; la rappresentanza di genere; la corresponsione di un compenso ai praticanti.
Vera MORETTI