E’ da tre anni che le imprese, a costituzione societaria, utilizzano la Pec, posta elettronica certificata per le comunicazioni con le istituzioni e gli enti di previdenza.
Inizialmente riguardava esclusivamente le società di nuova costituzione, mentre quelle già esistenti avevano avuto più tempo per adeguarsi e dotarsi di Pec, prorogata fino al 2012.
Ad oggi, coloro che non avessero ancora adempiuto a questo obbligo, è prevista la sospensione per tre mesi della domanda di iscrizione presentata dalla società inadempiente.
Ma ora è stata introdotta una nuova scadenza e un nuovo adempimento, che deve essere osservato anche dalle imprese individuali iscritte al registro imprese a partire dal 21 ottobre 2012 ma anche per quelle che, in quella data, risultavano già iscritte.
Il tempo, per queste ultime, è più ampio, perché la regolarizzazione deve avvenire entro il 31 dicembre 2013.
La sanzione, per l’impresa che presenta la domanda di iscrizione al registro imprese senza il deposito della Pec, è la sospensione della domanda per 3 mesi, in attesa dell’integrazione della domanda con l’indirizzo di posta certificata.
Entro 6 mesi dal 20.10.2012, e quindi entro fine aprile 2013, presso il Ministero per lo sviluppo economico dovrà essere istituito il pubblico elenco nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti, chiamato INI-PEC.
L’elenco sarà realizzato a partire dagli elenchi PEC costituiti presso il registro delle imprese e gli ordini professionali, e potranno accedervi la pubblica amministrazione, i professionisti e le imprese in esso presenti.
Questo elenco avrà il pregio di favorire la presentazione di istanze, dichiarazioni, dati e lo scambio telematico di informazioni e documenti tra la pubblica amministrazione, le imprese e i professionisti.
Vera MORETTI