Ma che cosa sta succedendo al governo Monti, il governo più amico delle tasse degli ultimi anni? Ieri il premier aveva spiazzato tutti aprendo, almeno a parole, a un possibile alleviamento della pressione fiscale entro la fine della legislatura. Miraggio durato lo spazio di poche ore, visto che con una nota nel pomeriggio Palazzo Chigi aveva poi smentito qualsiasi ipotesi che andasse in quella direzione
Ora il Governo, per bocca del sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani, fa sapere di stare valutando una diversa distribuzione del gettito Imu nel rapporto tra Stato e Comuni. Il sottosegretario è intervenuto alla Commissione Finanze della Camera e ha fatto sapere che l’operazione sarà probabilmente effettuata utilizzando una legge ordinaria, dato che comporterebbe tempi più brevi rispetto a quelli degli eventuali decreti legislativi necessari.
L’uscita di Vieri Ceriani deriva dal fatto che allo studio della commissione c’era anche la possibilità di inserire nella delega fiscale alcune forme di progressività sull’Imu nei confronti delle famiglie o dei pensionati in difficoltà, oltre alla possibilità di trasferire ai Comuni l’intero gettito derivante dall’imposta. Un’ipotesi che il sottosegretario ha però bocciato: “La proposta di attribuzione dell’intero gettito derivante dall’Imu ai Comuni non sarebbe effettivamente realizzabile lasciando invariato l’importo del fondo di riequilibrio – ha detto –. Possono esserci due soluzioni tecniche: da un lato una perequazione orizzontale, con il trasferimento di parte del gettito Imu dallo Stato al fondo di riequilibrio; dall’altro la destinazione diretta di una quota del gettito derivante dall’Imu al fondo perequativo stesso“.
Staremo a vedere. Di chiacchiere sulle tasse – e sulla pelle dei cittadini – se ne sono fatte fin troppe.