Le attività danneggiate o distrutte dal sisma che il 20 e il 29 maggio ha interessato l’Emilia Romagna sono al centro di un ordinanza che prevede l’assegnazione di contributi che possano permettere a queste imprese di ripartire.
A beneficiarne sono persone fisiche o giuridiche titolari di attività produttive (agricoltura, zootecnia, agriturismo, agromeccaniche, industria, artigianato, commercio, servizi e professioni, turismo) le cui imprese abbiamo subito danni a causa del terremoto.
Gli incentivi sono quindi volti a finanziare:
- la riparazione, il ripristino, il miglioramento sismico e la ricostruzione di immobili a uso produttivo distrutti o danneggiati dal terremoto;
- la riparazione e l’acquisto di beni mobili strumentali all’attività e per la ricostituzione delle scorte distrutte o danneggiate.
Si tratta di contributi a fondo perduto fino ad un massimo dell’80% dei costi totali. Se le imprese hanno una copertura assicurativa, il contributo è riconosciuto sulla differenza tra i complessivi costi (sostenuti ed ammissibili) e gli indennizzi assicurativi corrisposti o da corrispondersi da parte di compagnie di assicurazioni.
Le domande possono essere inviate per via telematica dal 29 ottobre 2012 al 15 maggio 2013 direttamente al sindaco del Comune in cui si trova l’impresa danneggiata per i titoli edilizi e al Commissario delegato alla ricostruzione per il contributo.
Per ricevere maggiori informazioni, è possibile consultare l’ordinanza.
Vera MORETTI