di Davide PASSONI
Nella settima appena trascorsa vi abbiamo accompagnato passo passo nel mondo di una delle filiere più tipiche della nostra impresa, quella della ceramica. Una realtà diffusa, in Italia, da Nord a Sud, ma che trova in alcune zone dei veri bacini di eccellenza.
La “ceramica Valley” per eccellenza è quella che si trova nella bassa Modenese, intorno ai comuni di Formigine, Maranello, Sassuolo e limitrofi. Una zona ad alta vocazione manifatturiera, che esporta qualità ed eccellenza in tutto il mondo e che, ironia della sorte, è stato tra i più colpiti dal terremoto del maggio scorso. Una spallata che ha messo a dura prova l’intero settore e una parte consistente dell’economia nazionale ma che, di fronte alla tenacia degli imprenditori del comparto, è stata subito messa da parte per ricominciare a produrre, almeno fin dove si riesce.
Ma la ceramica italiana è fatta anche dalle tante botteghe artigiane della Sicilia, di Caltagirone, così come di altri distretti di maioliche artistiche sparsi sul territorio. E se, a detta del presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini, il settore sta reagendo alla crisi con gli strumenti che ha (buoni), è innegabile che senza l’eccellenza dei grandi marchi anche per la ceramica sarebbero dolori.
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