Per semplificare la burocrazia, ma anche per migliorare la comunicazione e gli scambi tra regioni, è importante che molte procedure diventino telematiche.
Per questo, il Consiglio nazionale forense sta partecipando ad un’iniziativa del ministero per la coesione territoriale, volta ad estendere il processo online anche nelle otto regioni del Sud.
Guido Alpa, presidente del Cnf, a questo proposito, è stato chiaro: “Investire sulla giustizia telematica è la strada corretta per rilanciare l’efficienza del sistema. Telematica e migliore organizzazione degli uffici giudiziari sono ricette efficaci molto più che continuare a modificare in corsa le norme sui processi limitando le garanzie dei cittadini e aumentando i costi di accesso alla giustizia”.
E questo è quanto è stato evidenziato anche dal decreto legge Crescita 2.0, approvato giovedì 4 ottobre dal Consiglio dei ministri e vivamente appoggiato dal Cnf.
La giustizia non potrà che ricavare benefici da una maggiore informatizzazione, perché accelerare i tempi, in questi casi, è sempre una buona cosa.
Dal canto suo, infatti, il Consiglio nazionale forense ha da qualche anno predisposto una serie di progetti che confermano questa intenzione, a cominciare dal sito istituzionale, attraverso cui gli avvocati, se muniti di smart card, possono accedere alla banca dati della Corte di cassazione per ottenere i dati sui ricorsi.
Anche gli Albi vengono raccolti in un unico Albo telematico, che testimonia l’utilizzo, da parte dell’80% degli avvocati iscritti, della posta elettronica certificata.
Vera MORETTI