La commissione per le problematiche fiscali del Consiglio nazionale forense, che ha in Antonio Damascelli il suo coordinatore, ha avanzato richieste di modifica della delega fiscale, in particolare riguardanti “irrilevanza penale dei comportamenti elusivi comunque conformi alle norme e effettiva applicazione delle sanzioni solo al passaggio in giudicato della sentenza che abbia accertato l’abuso del diritto“.
In realtà, l’avvocatura si è dimostrata concorde con il testo dell’articolo 5 relativo alla disciplina dell’abuso del diritto, nonostante il rischio, da parte dell’istituto, di risultare debordante agli occhi del contribuente, considerata l’attività interpretativa da parte di magistratura e amministrazione.
Le modifiche richieste sarebbero l’esclusione della rilevanza penale della condotta abusiva che deriva comunque dall’applicazione di norme di legge. Se così non fosse, si tratterebbe di una disposizione immotivata “posta la netta distinzione tra le conseguenze tributarie e quelle penali di un comportamento economico“.
Si chiede, inoltre, che le eventuali sanzioni previste dal procedimento tributario per abuso del diritto siano effettive dopo il passaggio in giudicato della sentenza.
Per quanto riguarda, infine, la lotta all’evasione, il Cnf ha ribadito la sua proposta, ovvero rendere detraibili le spese legali sostenute dai cittadini, come avviene già per le spese mediche.
Per ora non c’è stata risposta, si vedrà in futuro se ci saranno sviluppi.
Vera MORETTI